L’epidemia accelera Piano da 18 miliardi
«Emergenza sanitaria ma anche economica». Il premier spagnolo, Pedro Sanchez (nella foto), ha annunciato ieri un piano di emergenza da 18,2 miliardi (pari a un punto e mezzo di Pil) per contrastare il coronavirus: 14 miliardi per sostenere l’economia, 3,8 miliardi per rafforzare il sistema sanitario (attraverso le regioni) e altri 400 milioni per i settori più colpiti dalla crisi (turismo e trasporti). «Faremo ciò che è necessario, dove è necessario e quando è necessario», ha detto il premier che non ha escluso ulteriori interventi. Sanchez ha poi avvisato Bruxelles sulla flessibilità di bilancio: «L’Europa sa che non può ripetere gli errori del passato che hanno danneggiato le nostre economie». E ha fatto appello «alla responsabilità» dei cittadini imponendo anche la chiusura delle scuole in tutto il Paese. Gli ultimi dati del ministero della Salute indicano un’accelerazione dell’epidemia: i morti sono saliti da 47 a 84 in un giorno e le persone contagiate sono in totale ormai più di 3mila, con 189 pazienti guariti. Anche re Felipe VI e tutta la famiglia reale si sono sottoposti al test del coronavirus: qualche giorno fa la regina Letizia aveva incontrato la ministra per le Pari opportunità Irene Montero che è poi risultata positiva (obbligando alla quarantena il suo compagno e leader di Podemos, Pablo Iglesias).