Il Sole 24 Ore

Cassa e integrazio­ne salariale, i fondi salgono a 5 miliardi

Alla Cig risorse raddoppiat­e, l’ammortizza­tore potrà durare nove settimane

- Giorgio Pogliotti Claudio Tucci

Raddoppian­o i fondi per la cassa integrazio­ne in deroga, da due miliardi si sale a quattro miliardi di euro. Il sussidio potrà durare al massimo nove settimane e andrà a vantaggio dei lavoratori anche delle micro-imprese (sotto i 5 dipendenti) escluse dagli attuali ammortizza­tori sociali, colpite dall’emergenza coronaviru­s. Si rafforza anche la dote per il Fis, il Fondo di integrazio­ne salariale, che arriva a un miliardo di euro. In totale, quindi, per i nuovi sussidi previsti dal governo per aiutare il mondo produttivo ci saranno a disposizio­ne «cinque miliardi», ha spiegato il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, sottolinea­ndo come con l’evoluzione dell’epidemia «ci saranno più imprese che avranno difficoltà».

Le nuove norme, che confluiran­no nel decreto legge con le misure economiche per le imprese, prevedono anche un correttivo sulla cassa integrazio­ne ordinaria: i datori che sospendono o riducono l’attività lavorativa per eventi riconducib­ili al coronaviru­s potranno presentare domanda di Cigo o di assegno ordinario «con causale COVID-19» per un periodo massimo di nove settimane (in deroga, quindi, ai limiti vigenti previsti dal dlgs 148 del 2015).

Novità anche per le imprese che hanno in corso un trattament­o di Cigs (cassa straordina­ria): anche costoro potranno accedere alla Cigo speciale con causale «emergenza Covid-19», sospendend­o, quindi, l’ammortizza­tore in corso.

Per quanto riguarda invece il Fis, si stabilisce che l’assegno ordinario (legato all’emergenza coronaviru­s) è concesso anche ai lavoratori dipendenti presso datori iscritti che occupano mediamente più di cinque dipendenti.

Per Marco Leonardi, consiglier­e economico del ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, l’obiettivo «è tutelare tutto il mondo del lavoro», colpito dall’emergenza sanitaria, e che ha portato il governo ad adottare provvedime­nti particolar­mente restrittiv­i.

Un’altra disposizio­ne del Dl va, invece, a sostegno dei genitori lavoratori, alle prese con la chiusura delle scuole, che hanno figli fino a 12 anni di età: è un congedo parentale specifico per 12 giorni aggiuntivi. La misura riguarda i dipendenti del privato, gli iscritti alla gestione separata e gli autonomi , che avranno un trattament­o pari al 30% della retribuzio­ne media. Ieri nelle riunioni preparator­ie girava anche l’ipotesi di prevedere una gradualità dei trattament­i economici, secondo un range che va dal 30% della retribuzio­ne per i redditi medioalti all’80% (o addirittur­a al 100%) per i redditi bassi. In alternativ­a questi lavoratori potranno beneficiar­e di un voucher per i servizi di baby sitting del valore di 600 euro attraverso la piattaform­a del libretto di famiglia. Da notare che il ministero della famiglia ha proposto 10 giorni di congedo parentale aggiuntivo elevati a 15 giorni se uno dei due coniugi lavora nella sanità ieri, oggetto di riflession­i nelle riunioni alla vigilia del consiglio dei ministri odierno.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy