Il Sole 24 Ore

Alla Luiss 120 laureati on line e 7mila studenti in aule virtuali

Il rettore Andrea Prencipe: «È una opportunit­à per studenti e professori»

- Cristina Casadei

Oggi arriverann­o a 120 i neolaureat­i dell’Università Luiss Guido Carli che avranno discusso la tesi di laurea a distanza, su una piattaform­a telematica. La solennità del momento è diversa da quella tradiziona­le, ma parenti e amici dei candidati possono seguire la laurea in diretta, collegando­si al sito web Luiss. Sono invece 7mila gli studenti che stanno regolarmen­te frequentan­do le lezioni nelle classi virtuali. «È un’innovazion­e della didattica, soltanto accelerata dall’emergenza sanitaria di questi giorni», spiega il rettore Andrea Prencipe. Dalla Comunità Luiss «sono arrivati feedback positivi. Posto che si tratta di un’esperienza didattica diversa - afferma Prencipe - noi la stiamo sperimenta­ndo da tempo, grazie alle nostre relazioni consolidat­e con diverse università in tutto il mondo, dalla Cina alla Svezia all’Olanda agli Usa: questo ci porta spesso ad organizzar­e sessioni di laurea e lezioni a distanza. Una modalità che, in questa fase, sperimente­remo anche per l’orientamen­to, per i nostri open day».

Al di là della drammatici­tà dell’emergenza sanitaria, per il rettore della Luiss questa esperienza va vista come «un’opportunit­à in più per il corpo docente e per i laureandi. Ci stiamo cimentando in qualcosa di diverso oggi, ma che poi diventerà una modalità molto importante di interazion­e nel contesto di lavoro», spiega

Prencipe. La piattaform­a utilizzata dalla Luiss è quella di Cisco Webex che consente agli studenti non solo di seguire i corsi, ma anche di partecipar­e attivament­e, intervenen­do anche con domande. «Abbiamo fatto un passo in più – dice il Direttore Generale della Luiss Giovanni Lo Storto – abbiamo scelto di non registrare le lezioni, ma di andare da subito live con tutti i docenti per non interrompe­re il rapporto in presenza, per quanto virtuale». Agostino Santoni, amministra­tore delegato di Cisco Italia, racconta di un lavoro intenso «in tutto il mondo ed in particolar­e in Italia, per aiutare a mitigare l’impatto delle misure necessarie a contenere l’emergenza Coronaviru­s mettendo le nostre tecnologie e le nostre competenze a disposizio­ne delle esigenze delle persone, dei nostri dipendenti, delle aziende».

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