Alla Luiss 120 laureati on line e 7mila studenti in aule virtuali
Il rettore Andrea Prencipe: «È una opportunità per studenti e professori»
Oggi arriveranno a 120 i neolaureati dell’Università Luiss Guido Carli che avranno discusso la tesi di laurea a distanza, su una piattaforma telematica. La solennità del momento è diversa da quella tradizionale, ma parenti e amici dei candidati possono seguire la laurea in diretta, collegandosi al sito web Luiss. Sono invece 7mila gli studenti che stanno regolarmente frequentando le lezioni nelle classi virtuali. «È un’innovazione della didattica, soltanto accelerata dall’emergenza sanitaria di questi giorni», spiega il rettore Andrea Prencipe. Dalla Comunità Luiss «sono arrivati feedback positivi. Posto che si tratta di un’esperienza didattica diversa - afferma Prencipe - noi la stiamo sperimentando da tempo, grazie alle nostre relazioni consolidate con diverse università in tutto il mondo, dalla Cina alla Svezia all’Olanda agli Usa: questo ci porta spesso ad organizzare sessioni di laurea e lezioni a distanza. Una modalità che, in questa fase, sperimenteremo anche per l’orientamento, per i nostri open day».
Al di là della drammaticità dell’emergenza sanitaria, per il rettore della Luiss questa esperienza va vista come «un’opportunità in più per il corpo docente e per i laureandi. Ci stiamo cimentando in qualcosa di diverso oggi, ma che poi diventerà una modalità molto importante di interazione nel contesto di lavoro», spiega
Prencipe. La piattaforma utilizzata dalla Luiss è quella di Cisco Webex che consente agli studenti non solo di seguire i corsi, ma anche di partecipare attivamente, intervenendo anche con domande. «Abbiamo fatto un passo in più – dice il Direttore Generale della Luiss Giovanni Lo Storto – abbiamo scelto di non registrare le lezioni, ma di andare da subito live con tutti i docenti per non interrompere il rapporto in presenza, per quanto virtuale». Agostino Santoni, amministratore delegato di Cisco Italia, racconta di un lavoro intenso «in tutto il mondo ed in particolare in Italia, per aiutare a mitigare l’impatto delle misure necessarie a contenere l’emergenza Coronavirus mettendo le nostre tecnologie e le nostre competenze a disposizione delle esigenze delle persone, dei nostri dipendenti, delle aziende».