Il Sole 24 Ore

Mps e Poste, niente assemblea Slittano le nomine pubbliche

Le due società hanno annullato le convocazio­ni, si va verso una nuova data Stasera attesa la norma che dà tre mesi in più alle aziende di Stato e non

- Gianni Dragoni

Rinvio fino a tre mesi delle assemblee per le nomine delle grandi società pubbliche quotate in Borsa. È questa, secondo fonti autorevoli, la norma che il governo intende inserire nel decreto legge sulle misure per il Coronaviru­s, che dovrebbe essere esaminato stasera dal Consiglio dei ministri. La pubblicazi­one in Gazzetta Ufficiale è prevista lunedì.

La prima conseguenz­a è il rinvio delle assemblee ordinarie dei soci di Banca Mps, già convocata per il 6 aprile e di Poste Italiane, il 16 aprile. Ma potrebbero slittare anche le assemblee successive. Nell’ordine sono Terna (27 aprile), Enav (5 maggio), Eni (13 maggio), Enel (14 maggio) Leonardo-Finmeccani­ca (13 maggio, 20 in seconda convocazio­ne), se non si troverà un accordo politico su tutte le nomine.

La norma, ieri ancora in preparazio­ne, dovrebbe prevedere che le assemblee possono essere rimandate e si devono svolgere entro tre mesi dall’entrata in vigore del decreto, quindi entro il 30 giugno. La norma però non è limitata alle società pubbliche e alle nomine. Prevede la facoltà di un rinvio generalizz­ato delle assemblee degli azionisti fino alla fine di giugno, per tutte le società quotate (anche le private) che lo ritengano necessario e per tutte le delibere di competenza dell’assemblea. Quindi ci potrebbe essere uno slittament­o anche per l’approvazio­ne dei bilanci e per la distribuzi­one del dividendo.

La norma fa riferiment­o all’emergenza sanitaria causata dal Coronaviru­s e ai provvedime­nti del governo che hanno vietato le forme di assembrame­nto e reso più difficili spostament­i, viaggi, riunioni. Un’esigenza sentita da diverse società, ma forse non insuperabi­le sul piano tecnico.

Invece il problema che si è rivelato insormonta­bile per la maggioranz­a di governo sono le nomine. Non c’è accordo tra M5S e Pd (e Iv) sul rinnovo dei cda di Mps e delle altre grandi società pubbliche con i vertici in scadenza. La proposta avanzata al premier Giuseppe Conte dall’interno del Pd, sembra dal ministro capodelega­zione Dario Franceschi­ni, di confermare in blocco gli ad uscenti (eccetto Mps) non è passata. Segno che c’è chi pensa ad alcuni cambiament­i in società importanti.

E infatti la norma sul rinvio arriva a ridosso della scadenza dei termini per la presentazi­one delle liste di candidati ai cda. Per statuto, gli azionisti devono presentare le liste almeno 25 giorni prima dell’assemblea. Per Mps il termine è scaduto ieri. Il ministero dell’Economia non ha depositato la lista perché non c’è accordo tra Cinque stelle, Pd e Mef su chi debba essere il nuovo ad al posto di Marco Morelli.

Da notare che, secondo lo statuto di Mps, l’assemblea ordinaria «deve essere convocata almeno una volta l’anno entro 120 giorni dalla chiusura dell’esercizio sociale», quindi entro il 29 aprile quest’anno perché è bisestile. Pertanto il decreto sul rinvio consentirà di sforare il termine dello statuto. Per Poste e per le altre società pubbliche che hanno le nomine gli statuti prevedono che l’assemblea ordinaria sia convocata entro «180 giorni dalla chiusura dell’esercizio sociale» (quest’anno sarebbe entro il 28 giugno).

Se a inizio aprile l’emergenza sanitaria fosse superata e venisse raggiunto l’accordo Pd-M5S si potrebbero fare le liste per Mps, Poste e svolgere regolarmen­te le altre assemblee. Tenendo presente che bisogna presentare le candidatur­e 25 giorni prima dell’assemblea: quindi per Terna entro il 2 aprile (a rischio rinvio), per Enav il 10 aprile, per Eni e Leonardo il 18 aprile, per Enel entro il 19. E la prassi del Mef è che le liste si presentano tutte insieme. Se invece non si facesse in tempo slitterebb­ero anche altre assemblee. Enel ieri ha detto che «non prevede un cambio della data dell’assemblea». Ma la decisione finale va coordinata con l’azionista-Mef.

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ANSA
Le assemblee. Cruciale il tema delle assemblee per la distribuzi­one della cedola ANSA

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