Lavoro e salute: firmata l’intesa per tenere aperte le fabbriche
«Da Governo e parti sociali azione tempestiva e senso di responsabilità»
Le fabbriche italiane si mettono al serviziodelpaese.Affrontandoconcoraggio l’emergenza sanitaria, senza spegnereilmotoredell’economia.«Inquestomomentostoricovaungrazieatutte le imprese e ai lavoratori per questo grande atto di responsabilità verso il paese»,hacommentatoVincenzoBoccia,dopol’accordosullemisuredisicurezza nei luoghi di lavoro. La trattativa è durata tutta la notte tra venerdì e sabato e il presidente di Confindustria ha «dato atto al governo» sia dell’immediatezza della convocazione sia di essersi impegnato a fondo per riuscire ad arrivare all’intesa.
Un tassello fondamentale per mantenere la produzione e poter garantire gli approvvigionamenti. «L’accordo in questa fase di emergenza ci permetterà di considerare le fabbriche italiane al servizio del paese a partire dalle filiere dell'agroalimentare e del farmaceutico per garantire a tutti noi i beni primari e garantire ogni filiera della produzione, ha continuato Boccia. «Dare attenzione prioritaria alla salute delle persone nei luoghi di lavoro ci consentirà anche di superare questa fase delicata e prepararci alla ripresa economica appena ne usciremo».
In questo sforzo, ha aggiunto, «l’industria italiana, imprenditrici e imprenditori, lavoratrici e lavoratori, si mettono al servizio della comunità e garantiscono una soluzione rapida e condivisa, affrontando con coraggio l’emergenza sanitaria, senza spegnere il motore dell’economia, nella consapevolezza che insieme potremo superare ogni difficoltà». È quel ruolo dei corpi intermedi come attori sociali che Boccia ha sempre sottolineato durante la sua presidenza.
L’accordo ha avuto commenti positivi nel mondo imprenditoriale. «L’accordoèunasintesitral’azionedigoverno rapida ed efficace e il grande senso di responsabilità di tutte le parti sociali. Una misura che responsabilizza ulteriormente le aziende del paese», ha detto il presidente di Confindustria Piemonte, Fabio Ravanelli.
«Èilmomentodell’unitàsenzadivisione, gli imprenditori e i lavoratori lo sanno bene e lo stanno dimostrando. Le aziende italiane sono al servizio del paese,hannocomeobiettivol’interesse nazionale», ha commentato il presidentediUnindustriaLazioFilippoTortoriello, che ha fatto un grande «plauso algovernoperlatempestivitàdell’azione.«Ora–haaggiunto–bisognaandareavanticonfortissimemisureasostegno dell’economia».
Un accordo importante anche per Ivano Vacondio, presidente di Federalimentare: permette di salvaguardare «chi lavora responsabilmente e ininterrottamente per garantire il cibo alla popolazione e ci permette di affermare con sicurezza che la produzione alimentare è garantita», ha detto, ringraziando «tutti i lavoratori. Se il cibo non manca è grazie ai nostri addetti che sonoinprimalinea,insiemeaglioperatori sanitari che stanno contribuendo a tenere unito e in piedi il paese».
L’accordo consentirà di «mettere le fabbriche al servizio del paese, le linee guida garantiranno la protezione dei lavoratori e di non bloccare le attività produttive», ha commentato il presidente di Confindustria Basilicata, Pasquale Lorusso.