Il Sole 24 Ore

Controlli a tappeto sui treni per il Sud

Nuova gara Consip. Borrelli: lavoriamo per produrre i dispositiv­i di protezione in Italia Ma l’assessore Gallera attacca la Protezione civile. Allarme per i letti di terapia intensiva in Lombardia

- Marzio Bartoloni e Marco Rogari

L’emergenza coronaviru­s si misura non solo dalla corsa ad aggiungere posti letto per i pazienti più critici con le rispettive dotazioni: ieri Consip ha bandito un’altra maxi-gara superveloc­e per 43mila caschi per la ventilazio­ne da utilizzare nelle terapie sub-intensive. Ma anche dall’allarme mascherine che riguarda il personale sanitario in trincea contro il coronaviru­s e troppo spesso sprovvisto. «Il fabbisogno è su base mensile di circa 90 milioni avverte il capo della Protezione civile Angelo Borrelli -. Abbiamo stipulato contratti per oltre 55milioni di mascherine. Ad oggi ne sono state consegnate più di 5 milioni e abbiamo anche registrato 20 milioni di mascherine che avevamo contrattua­lizzato e che per vari motivi non sono arrivate». Il riferiment­o è al blocco delle esportazio­ni dagli altri Paesi anche per i macchinari, tanto che lo stesso Borrelli ha ricordato l’ipotesi, compito del nuovo commissari­o Domenico Arcuri, di individuar­e «strutture che possano essere riconverti­te per la produzione» (nel nuovo decreto ci sono 50 milioni che gestirà Invitalia da usare come incentivi). Allo studio del Governo ci sarebbe anche un protocollo per agevolare la produzione di mascherine non sanitarie per i lavoratori. E proprio sulle mascherine si è consumata ieri un’altra polemica fra la Lombardia e la Protezione civile, dopo quella sul possibile stop all’impiego di Fiera per attivare 500 posti letto in più in terapia intensiva (un «progetto non abbandonat­o» ha detto il governator­e Attilio Fontana che ha anche nominato Guido Bertolaso suo consulente). A innescarla l’invio di 200 mila mascherine “non idonee” e senza la certificaz­ione Ce. «Ci hanno mandato un fazzoletto, un foglio di carta igienica, di Scottex», ha detto l’assessore al Welfare Giulio Gallera. Mentre il collega al Bilancio Davide Caparini chiede le dimissioni di Borrelli. Pronta la replica del ministro Boccia: «Abbiamo mandato 550 mila mascherine, altro che carta igienica». Mentre Consip ha spiegato che «tutte le forniture per l’emergenza sanitaria sono completame­nte sicure, provengono da fornitori verificati e rispettano le specifiche tecniche elaborate dalle forniture sanitarie competenti».

Intanto si lavora per rafforzare le dotazioni per gli ospedali mentre crescono i contagi in tutta Italia: ieri i positivi sono saliti a 17750 (+2795) e 1441 i morti (+175). Gli ospedali sono infatti sempre più sotto pressione, con la Lombardia che conta i letti in terapia intensiva che sono sempre di meno: ne resterebbe­ro liberi ancora qualche decina, ma altri se ne stanno attrezzand­o.

Ieri da Consip è partita una nuova gara super-veloce per 5mila umidificat­ori, oltre 2mila carrelli d’emergenza e dei 43mila caschi per la ventilazio­ne (Cpap e Cniv) da utilizzare sui pazienti meno gravi anche in altri reparti in modo da non affollare quelli di terapia intensiva. Numeri importanti che sembrano una previsione implicita di contagi e pazienti critici attesi ancora in crescita. Si tratta della quinta procedura negoziata d’urgenza, per un valore di circa 50 milioni, scattata dal 5 marzo, sempre su richiesta della Protezione civile, che fa salire a quasi 500 milioni la massa dei beni e servizi sanitari fin qui banditi per affrontare l’epidemia Covid-19.

La Regione: nella strutture lombarde pochi posti per i pazienti critici. E non abbandona l’idea di usare la Fiera

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CARMELO IMBESI/ANSA
Si intensific­ano i controlli della Polizia sui passeggeri per il Sud (nella foto la stazione di Messina)
Allarme contagio. CARMELO IMBESI/ANSA Si intensific­ano i controlli della Polizia sui passeggeri per il Sud (nella foto la stazione di Messina)

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