Cig per tutti fino a nove settimane Medici, voucher baby sitter doppio
Per i lavoratori autonomi una tantum di 500 euro e stop ai contributi
Torna la cassa integrazione in deroga per tutti i lavoratori di imprese, anche quelle “micro” fino a 5 dipendenti, incluso il settore agricolo, non coperte dagli attuali ammortizzatori sociali: il sussidio assicurerà fino a nove settimane di integrazione salariale, e secondo le primissime stime dei tecnici del governo potrà salvaguardare una platea potenziale di circa 2,6 milioni di persone.
Si rafforza anche il fondo di integrazione salariale (il Fis), un altro strumento di sostegno al reddito in caso di cessazione o sospensione dell’attività lavorativa, rivisitato dalla riforma del 2015. L’assegno ordinario, in particolare, viene ora esteso alle aziende che occupano mediamente tra 5 e 15 dipendenti, con una deroga anche al limite di utilizzo, sempre legata all’emergenza coronavirus, innalzato fino ad un massimo di nove settimane. L’assegno ordinario, secondo le ultime novità del decreto legge, potrà essere erogato con modalità di pagamento diretto della prestazione da parte dell’Inps.
Sempre sul fronte ammortizzatori, un’altra novità riguarda la cassa integrazione ordinaria: viene introdotta una causale unica speciale, «emergenza Covid-19», per assicurare la semplificazione delle procedure d’accesso. Per presentare l’istanza non dovrebbe essere richiesto il vincolo dei 90 giorni di anzianità lavorativa, e questo periodo non verrà conteggiato nel calcolo sui limiti di utilizzo. Si sta ancora discutendo se con o senza accordo sindacale. Anche per questa Cigo “speciale” è prevista una durata massima fino a nove settimane. Chi è invece in cassa integrazione straordinaria potrà accedere alla Cigo con la stessa causale speciale e con la procedura semplificata, per un periodo non superiore a nove settimane. Per tutte queste misure, lo stanziamento al momento previsto è di circa 5 miliardi, 4 per la cassa integrazione, 1 per il potenziamento del Fis.
Accanto al pacchetto sussidi, il provvedimento d’urgenza messo a punto dai tecnici del ministero del Lavoro e dell’Economia, prevede anche un sostegno ad hoc per genitorilavoratori alle prese con la chiusura delle scuole prevista, al momento, fino al 3 aprile.
Viene istituito un congedo straordinario di 15 giorni, retribuiti al 40%, forse si salirà al 50 per cento. Ne potranno beneficiare tutti i lavoratori dipendenti, privati e pubblici (probabilmente anche gli autonomi) con figli fino a 12 anni d’età. Sul piatto viene messo un miliardo, e la platea dei potenziali fruitori è calcolata in circa 1,3 milioni di persone. Il nuovo strumento consentirà al beneficiario di astenersi legittimamente dal lavoro; la procedura è agevole, già sperimentata, e per le famiglie con figli disabili non ci saranno limiti di età. In alternativa al congedo straordinario, si potrà optare per una sorta di “voucher baby sitter” del valore di 600 euro, che verranno accreditati sul libretto famiglia. Per gli operatori sanitari il voucher sarà più consistente: mille euro. Per gli autonomi, oltre alla sospensione del versamento dei contributi previdenziali e assistenziali, arriverà una una “tantum” che secondo l’ultima bozza del Dl sarà di 500 euro. Indennità ad hoc (forse 500 euro) pure per stagionali, in particolare nel turismo, spettacolo e agricoltura, ma allo studio c’è anche un allungamento della Naspi.
«Facciamo misure semplici che arrivano direttamente ai cittadini», spiega Marco Leonardi, consigliere economico del ministro Roberto Gualtieri. «Non vogliamo lasciare imprese e famiglie sole ad affrontare questa emergenza sanitaria - aggiunge la sottosegretaria al Lavoro, Francesca Puglisi -. Sicuri che insieme ce la faremo a ripartire».
Congedo straordinario di 15 giorni al 50% della retribuzione per genitori con figli fino 12 anni