Sicurezza, siglato il protocollo Ecco i punti: dai turni alle ferie
Intesa tra imprese e parti sociali per garantire la salute sui luoghi di lavoro Incentivati lo smart working e i congedi retribuiti per i reparti non indispensabili alla produzione
Linee guida.
Arrivano regole uniformi per garantire il contrasto e il contenimento della diffusione del coronavirus in tutti i luoghi di lavoro. Le hanno fissate le parti sociali in un protocollo condiviso, su invito del Governo, che contiene indicazioni operative per tutte le aziende, secondo il principio della precauzione, con l’obiettivo di attuare in tutti i settori produttivi le prescrizioni del legislatore e dell’Autorità sanitaria.
La firma è arrivata ieri mattina, dopo una giornata intensa di trattative a distanza, con i vertici di Cgil, Cisl e Uil, di Confindustria, Confapi, Confartigianato (Rete Imprese Italia) in videocollegamento. L’iniziativa è stata promossa dal premier Conte che venerdì mattina ha convocato la video riunione con i rappresentanti delle parti sociali per dare una risposta alle preoccupazioni di tanti lavoratori e sigle sindacali che hanno avviato o annunciato a livello territoriale iniziative di protesta, non sentendosi adeguatamente tutelati sul versante della salute nei confronti dell’epidemia di coronavirus.
Il protocollo prevede la prosecuzione delle attività produttive solo in presenza di condizioni che assicurino ai lavoratori adeguati livelli di protezione. Le aziende possono intervenire per la messa in sicurezza del luogo di lavoro, ricorrendo agli ammortizzatori sociali durante la riduzione o la sospensione temporanea dell’attività lavorativa. Per contenere la diffusione del virus le aziende possono ricorrere allo smart working, ferie e congedi retribuiti, sospendendo le attività nei reparti aziendali non indispensabili alla produzione.
«Dopo diciotto ore di un lungo e approfondito confronto è stato finalmente siglato tra sindacati e associazioni di categoria il protocollo di sicurezza nei luoghi di lavoro per la tutela della salute di lavoratrici e lavoratori. Il Paese non si ferma», ha postato su twitter il premier che venerdì ha assicurato la distribuzione gratuita di guanti e mascherine ai lavoratori. «Con un percorso favorito dal Governo, le aziende anche ricorrendo agli ammortizzatori sociali potranno garantire più sicurezza ai lavoratori», ha aggiunto il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo.
Le linee guida fornite alle aziende riguardano temi come l’informazione nei luoghi di lavoro(l’obbligo di rimanere a casa in presenza di febbre oltre 37,5), le modalità d’ accesso di dipendenti e fornitori esterni (il personale potrà essere sottoposto al controllo della temperatura, gli autisti devono rimanere a bordo dei propri mezzi senza accedere negli uffici), la garanzia dell’adeguata pulizia e della sanificazione dei locali, delle postazioni di lavoro, delle aree comuni. Altri aspetti affrontati riguardano le precauzioni igieniche personali(l’azienda mette a disposizione detergenti per le mani), i dispositivi di protezione individuale (la fornitura di mascherine idonee e guanti se il lavoro impone una distanza minore di un metro e non sono possibili altre soluzioni organizzative), l’accesso contingentato agli spazi comuni. Inoltre va disposta la chiusura di tutti i reparti diversi dalla produzione o in cui si può operare in smart working, vanno favoriti gli orari di ingresso e uscita scaglionati, assicurato un piano di turnazione dei dipendenti dedicati alla produzione. Quanto alle riunioni, se non si può ricorrere ai collegamenti a distanza, la partecipazione va ridotta al minimo, rispettando la distanza di sicurezza tra i dipendenti e garantendo un’adeguata pulizia e areazione dei locali.
«Il messaggio è che la salute e la sicurezza vengono prima dei profitti e delle rendite», ha commentato il leader della Cgil, Maurizio Landini e «nessuno deve restare da solo o deve essere licenziato». Quanto agli scioperi annunciati, Landini guardando alle nuove misure del Dl atteso per oggi in consiglio dei ministri, ha aggiunto: «Se le fabbriche chiudono, i lavoratori restano senza reddito. Sicuramente da lunedì nelle aziende metalmeccaniche, e non solo, l’accordo consente di utilizzare la cassa integrazione dando il tempo di fornire le protezioni necessarie. Non è semplice, ma questo accordo mette a disposizione la strumentazione».
Sulla stessa lunghezza d’onda la numero uno della Cisl, Annamaria Furlan: «Le aziende devono essere messe in condizione di garantire la sicurezza dei lavoratori, se serve qualche tempo si può sospendere l’attività qualche giorno con gli ammortizzatori sociali in modo che si sanifichi tutto». Per il leader della Uil, Carmelo Barbagallo «l’attuale gravissima emergenza sanitaria deve essere gestita tutti insieme: con l’intesa possiamo offrire ai lavoratori uno strumento, giusto ed efficace, di tutela e salvaguardia della salute anche nei luoghi di lavoro».