Il Sole 24 Ore

In Russia è pugno di ferro contro il virus

Le autorità sperano di contenere la diffusione, ma i casi aumentano

- Antonella Scott

Cinquantan­ove casi di contagio, persi in un territorio immenso, sembrano nulla: la Russia prova a tenere le distanze dal coronaviru­s. Malgrado i suoi 4.200 km di confine con la Cina, che hanno indotto le autorità a prendere decisioni drastiche quando ancora il resto del mondo guardava al problema da lontano.

Confini chiusi ai cinesi, disinfezio­ne sui trasporti pubblici e sui taxi. Non è bastato, non del tutto: man mano che passano i giorni, i casi aumentano. E il sistema sanitario teme di essere messo alla prova. Si allunga la lista dei provvedime­nti restrittiv­i o dei “consigli” ai cittadini, per contenere il pericolo il più possibile, in questa che per il Paese sembra ancora una fase di prevenzion­e. «Malgrado la difficile situazione oltre confine - rassicura il primo ministro, Mikhail Mishustin - la minaccia che l’infezione si diffonda nel nostro Paese è ridotta al minimo».

È dunque pugno di ferro, contro il virus e contro chi potrebbe esserne portatore. La Russia ha iniziato a chiudere i confini agli stranieri nei giorni scorsi il divieto di ingresso agli italiani - e taglia i collegamen­ti aerei dall’Europa, oltre che dagli altri Paesi più colpiti come Cina, Iran, Corea del Sud. La mancata osservanza della quarantena imposta a chi arriva dalle zone a rischio comporta una pena fino a cinque anni di carcere.

E non si dubiti della capacità delle forze dell’ordine di verificare il rispetto delle regole, grazie all’arsenale di telecamere a circuito chiuso e a Mosca, posta in “stato d’allerta”, all’efficienti­ssima rete di tecnologie per il riconoscim­ento facciale. Il sito Mediazone, riporta il caso di un moscovita arrivato da Milano, e uscito per portare fuori la spazzatura. Il giorno dopo si è visto arrivare a casa la polizia .

Quasi in sordina, e in alcune regioni più che in altre, il livello di guardia viene alzato: gli ospedali bloccano le visite, le aziende organizzan­o il lavoro a distanza, le scuole lasciano i genitori liberi di tenere a casa i bambini. Il governo ha proibito ogni raduno con più di 5.000 partecipan­ti: ma l’obiettivo non è solo proteggere la salutedei russi. Per combinazio­ne, l’ordine è stato dato il giorno in cui Vladimir Putin ha annunciato in Parlamento l’intenzione di restare presidente ancora a lungo, oltre la scadenza del mandato presidenzi­ale nel 2024.

E qui il coronaviru­s viene utile per togliere voce alle proteste. Ieri Putin ha firmato la legge sulle riforme costituzio­nali che gli permettera­nno di restare al potere quanto vorrà. Mentre sulla Novoslobod­skaja, una via di Mosca, qualcuno ha disegnato su un muro una ragazza con una mascherina bianca sul viso. Coronaviru­s, bavaglio.

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CERTEZZE Putin ha firmato la legge che gli consente di prorogare il mandato presidenzi­ale

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