In Russia è pugno di ferro contro il virus
Le autorità sperano di contenere la diffusione, ma i casi aumentano
Cinquantanove casi di contagio, persi in un territorio immenso, sembrano nulla: la Russia prova a tenere le distanze dal coronavirus. Malgrado i suoi 4.200 km di confine con la Cina, che hanno indotto le autorità a prendere decisioni drastiche quando ancora il resto del mondo guardava al problema da lontano.
Confini chiusi ai cinesi, disinfezione sui trasporti pubblici e sui taxi. Non è bastato, non del tutto: man mano che passano i giorni, i casi aumentano. E il sistema sanitario teme di essere messo alla prova. Si allunga la lista dei provvedimenti restrittivi o dei “consigli” ai cittadini, per contenere il pericolo il più possibile, in questa che per il Paese sembra ancora una fase di prevenzione. «Malgrado la difficile situazione oltre confine - rassicura il primo ministro, Mikhail Mishustin - la minaccia che l’infezione si diffonda nel nostro Paese è ridotta al minimo».
È dunque pugno di ferro, contro il virus e contro chi potrebbe esserne portatore. La Russia ha iniziato a chiudere i confini agli stranieri nei giorni scorsi il divieto di ingresso agli italiani - e taglia i collegamenti aerei dall’Europa, oltre che dagli altri Paesi più colpiti come Cina, Iran, Corea del Sud. La mancata osservanza della quarantena imposta a chi arriva dalle zone a rischio comporta una pena fino a cinque anni di carcere.
E non si dubiti della capacità delle forze dell’ordine di verificare il rispetto delle regole, grazie all’arsenale di telecamere a circuito chiuso e a Mosca, posta in “stato d’allerta”, all’efficientissima rete di tecnologie per il riconoscimento facciale. Il sito Mediazone, riporta il caso di un moscovita arrivato da Milano, e uscito per portare fuori la spazzatura. Il giorno dopo si è visto arrivare a casa la polizia .
Quasi in sordina, e in alcune regioni più che in altre, il livello di guardia viene alzato: gli ospedali bloccano le visite, le aziende organizzano il lavoro a distanza, le scuole lasciano i genitori liberi di tenere a casa i bambini. Il governo ha proibito ogni raduno con più di 5.000 partecipanti: ma l’obiettivo non è solo proteggere la salutedei russi. Per combinazione, l’ordine è stato dato il giorno in cui Vladimir Putin ha annunciato in Parlamento l’intenzione di restare presidente ancora a lungo, oltre la scadenza del mandato presidenziale nel 2024.
E qui il coronavirus viene utile per togliere voce alle proteste. Ieri Putin ha firmato la legge sulle riforme costituzionali che gli permetteranno di restare al potere quanto vorrà. Mentre sulla Novoslobodskaja, una via di Mosca, qualcuno ha disegnato su un muro una ragazza con una mascherina bianca sul viso. Coronavirus, bavaglio.