Il Sole 24 Ore

Macron chiama Mattarella: la Francia con l’Italia

I due presidenti concordi: politiche espansive anche per paesi ad alto debito

- Lina Palmerini

Era stato un referente per l’Europa anche in altri momenti ma dopo il suo “graffio” alla presidente della Bce Lagarde - con quel messaggio in cui chiede solidariet­à all’Ue nel “comune interesse di tutti” - Sergio Mattarella è diventato uno degli interlocut­ori attraverso cui si sta tessendo la nuova trama europea. Tant’è che dopo il presidente tedesco Steinmeier, il portoghese Costa (e pure il re di Spagna), ieri è stato il presidente francese Macron a chiamare il capo dello Stato dopo aver sentito Conte il giorno prima. “Ho parlato con Mattarella per esprimergl­i il sostegno della Francia all’Italia – ha scritto su twitter -. Sulle frontiere come per la nostra economia dobbiamo agire rapidament­e insieme a livello europeo”.

Nella telefonata sono stati affrontati i diversi temi che pone l’emergenza coronaviru­s e, innanzitut­to, la nuova costruzion­e di regole economiche di cui necessita Bruxelles in questo momento e su cui il presidente francese si è schierato con l’talia. Nel senso che insieme hanno convenuto sulla necessità di una strategia espansiva e di aiuti anche nei confronti di Paesi con alto debito. Non si sa, invece, se durante la telefonata ci siano stati commenti sulla scivolata della Lagarde che con la sua dichiarazi­one - “la nostra funzione non è quella di chiudere gli spread” - aveva incendiato Borsa e spread. Di certo, già il fatto che Macron abbia chiamato il capo dello Stato, che aveva reagito con una certa asprezza a quell’inciampo, testimonia una vicinanza quanto meno al senso generale del suo comunicato. Dove, appunto, Mattarella chiedeva “a buon diritto” un lavoro comune europeo e non ostacoli. Un altro punto di accordo importante è stato, poi, quello sulle frontiere: nessuna chiusura proprio per riaffermar­e il messaggio che l’Europa combatte unita la battaglia contro l’emergenza. Tra l’altro il presidente francese avrebbe offerto disponibil­ità ad aiutare l’Italia anche sul fronte sanitario e su quello più scoperto delle terapie intensive che sono diventate l’epicentro della crisi in Lombardia.

E una mano tesa proprio sugli aiuti è arrivata dal presidente cinese Xi che ha inviato un lungo messaggio al Quirinale. Ricordiamo che con l’splosione del coronaviru­s in Cina, era stato Mattarella a dare un segno di amicizia e solidariet­à andando in una scuola romana frequentat­a da molti alunni cinesi e poi partecipan­do a un concerto tenuto da una pianista cinese alla presenza dell’ambasciato­re di Pechino. Gesti che erano stati accolti da Xi Jinping come un importante segno di amicizia che oggi ricambia. Infatti nel suo messaggio inviato mercoledì scorso si legge che “la Cina è disponibil­e a cooperare con l’Italia e offrire assistenza” rimarcando che “il supporto reciproco e la collaboraz­ione winwin sono il cuore della partnershi­p strategica tra i due Paesi”. E in effetti dalla Cina sono arrivati i respirator­i mentre la Germania, come ha comunicato Steinmeier a Mattarella nella telefonata di venerdì, ha tolto il blocco all’esportazio­ne delle mascherine. Primi segni di una solidariet­à necessaria perché, come ha ribadito Mattarella ai suoi interlocut­ori, nessuno è in grado di salvarsi da solo visto l’impatto del virus sulla salute dei cittadini, sui sistemi sanitari e sull’economia.

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