Macron chiama Mattarella: la Francia con l’Italia
I due presidenti concordi: politiche espansive anche per paesi ad alto debito
Era stato un referente per l’Europa anche in altri momenti ma dopo il suo “graffio” alla presidente della Bce Lagarde - con quel messaggio in cui chiede solidarietà all’Ue nel “comune interesse di tutti” - Sergio Mattarella è diventato uno degli interlocutori attraverso cui si sta tessendo la nuova trama europea. Tant’è che dopo il presidente tedesco Steinmeier, il portoghese Costa (e pure il re di Spagna), ieri è stato il presidente francese Macron a chiamare il capo dello Stato dopo aver sentito Conte il giorno prima. “Ho parlato con Mattarella per esprimergli il sostegno della Francia all’Italia – ha scritto su twitter -. Sulle frontiere come per la nostra economia dobbiamo agire rapidamente insieme a livello europeo”.
Nella telefonata sono stati affrontati i diversi temi che pone l’emergenza coronavirus e, innanzitutto, la nuova costruzione di regole economiche di cui necessita Bruxelles in questo momento e su cui il presidente francese si è schierato con l’talia. Nel senso che insieme hanno convenuto sulla necessità di una strategia espansiva e di aiuti anche nei confronti di Paesi con alto debito. Non si sa, invece, se durante la telefonata ci siano stati commenti sulla scivolata della Lagarde che con la sua dichiarazione - “la nostra funzione non è quella di chiudere gli spread” - aveva incendiato Borsa e spread. Di certo, già il fatto che Macron abbia chiamato il capo dello Stato, che aveva reagito con una certa asprezza a quell’inciampo, testimonia una vicinanza quanto meno al senso generale del suo comunicato. Dove, appunto, Mattarella chiedeva “a buon diritto” un lavoro comune europeo e non ostacoli. Un altro punto di accordo importante è stato, poi, quello sulle frontiere: nessuna chiusura proprio per riaffermare il messaggio che l’Europa combatte unita la battaglia contro l’emergenza. Tra l’altro il presidente francese avrebbe offerto disponibilità ad aiutare l’Italia anche sul fronte sanitario e su quello più scoperto delle terapie intensive che sono diventate l’epicentro della crisi in Lombardia.
E una mano tesa proprio sugli aiuti è arrivata dal presidente cinese Xi che ha inviato un lungo messaggio al Quirinale. Ricordiamo che con l’splosione del coronavirus in Cina, era stato Mattarella a dare un segno di amicizia e solidarietà andando in una scuola romana frequentata da molti alunni cinesi e poi partecipando a un concerto tenuto da una pianista cinese alla presenza dell’ambasciatore di Pechino. Gesti che erano stati accolti da Xi Jinping come un importante segno di amicizia che oggi ricambia. Infatti nel suo messaggio inviato mercoledì scorso si legge che “la Cina è disponibile a cooperare con l’Italia e offrire assistenza” rimarcando che “il supporto reciproco e la collaborazione winwin sono il cuore della partnership strategica tra i due Paesi”. E in effetti dalla Cina sono arrivati i respiratori mentre la Germania, come ha comunicato Steinmeier a Mattarella nella telefonata di venerdì, ha tolto il blocco all’esportazione delle mascherine. Primi segni di una solidarietà necessaria perché, come ha ribadito Mattarella ai suoi interlocutori, nessuno è in grado di salvarsi da solo visto l’impatto del virus sulla salute dei cittadini, sui sistemi sanitari e sull’economia.