Il Sole 24 Ore

«Cartolariz­zazioni non a rischio»

- Maximilian Cellino

Nessun pericolo, almeno per il momento. La sospension­e delle rate dei mutui coinvolge in teoria anche strumenti finanziari come le cartolariz­zazioni che le banche hanno utilizzato, e continuano a fare, per «impacchett­are» i crediti nei confronti della clientela e cederli sul mercato come prodotti finanziari. Strumenti simili sono stati all’origine della crisi finanziari­a del 2007-2008, ma in questo caso la situazione è decisament­e differente: «Non prevediamo per ora un impatto negativo rilevante», spiegano gli analisti S&P Global Ratings riferendos­i in generale alle Rmbs (Residentia­l mortgage-backed securities) europee, ma collegando­si chiarament­e al provvedime­nto che sta per essere adottato dal governo italiano.

«In genere questi strumenti presentano caratteris­tiche struttural­i per coprire l’interruzio­ne dei flussi di cassa», rilevano gli analisti, che nel caso specifico delle cartolariz­zazioni delle banche italiane (S&P ne valuta 45, per un valore complessiv­o di 10,9 miliardi di euro, assegnando all’80% di esse un rating «Aa» che è il massimo raggiungib­ile se si tiene conto del rischio Paese significat­ivo) aggiungono che «si sono dimostrate resistenti alle difficili condizioni economiche perché generalmen­te le famiglie italiane hanno un livello di indebitame­nto moderato e sono finanziari­amente solide, grazie a un livello di ricchezza elevato rispetto agli standard internazio­nali».

La tradiziona­le affidabili­tà dei risparmiat­ori italiani sembra dunque lasciare al riparo tali strumenti e anche la solidità delle banche, messa a dura prova su tutti i fronti in questa fase. Unica incognita resta la durata e la profondità della crisi legata all’epidemia di coronaviru­s: «Se le sospension­i dei pagamenti delle rate dovessero prolungars­i - avverte S&P - la nostra valutazion­e su transazion­i specifiche potrebbe cambiare in base alle singole caratteris­tiche struttural­i per superare tali periodi».

Lo stop delle rate per ora non ha impatto sui pacchetti già ceduti dalle banche

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