Primi aiuti per lo smart working
Prima ancora delle misure per i professionisti in arrivo dal Governo (nelle ultime bozze del decreto è prevista una indennità una tantum di 500 euro, ad esempio) i segnali di solidarietà arrivano dalle categorie stesse. È già disponibile il contributo dell’ente bilaterale Ebipro (200mila dipendenti e 80mila titolari di studio associati) da un milione per rimborsare le spese per lo smart working: assegno di 500 euro per ogni dipendente fino a un massimo di cinque.
La somma sarà riconosciuta dietro domanda corredata di fattura di acquisto del Pc e copia del modello di attivazione del lavoro agile su Clicklavoro a tutti i titolari iscritti da almeno sei mesi . «A disposizione c’è un milione - precisa il presidente Leonardo Pascazio - ma se c’è richiesta possiamo aumentare».
Sempre per lo smart working i professionisti di Lazio e Lombardia possono concorrere ai bandi regionali. In Lombardia apre il 3 aprile prossimo il bando che eroga voucher anche a titolari di partita Iva che attivano lo smart working. Sono finanziabili a fondo perduto gli acquisti di Pc e altri strumenti tecnologici a condizione che si abbia una sede nel territorio regionale.
Simile l’iniziativa del Lazio, già aperta: due milioni per progetti di nuovo smart working e per acquisto attrezzature (Pc e smartphone) per imprese e professionisti con almeno due dipendenti. Sul fronte ammortizzatori sociali sempre Ebipro ha stanziato tre milioni, per i dipendenti di studi fino a 5 lavoratori. Sopra i 5 dipendenti dovrebbe arrivare la cassa integrazione ordinaria per un massimo di nove settimane del Fis, anche questa presente nelle bozze di entrata del decreto in Consiglio dei ministri. Mentre un nuovo Fondo di ultima istanza dovrebbe erogare un sostegno ai professionisti con redditi 2019 inferiori ai 10mila euro.
Ebipro fornirà anche garanzie ai finanziamenti, per un totale di risorse attivabili di 15 milioni. Anche Inarcassa ha varato contributi per gli iscritti positivi al coronavirus (per le altre scelte delle Casse si veda anche il Sole 24 Ore del 13 marzo).
Lazio, Lombardia e l’ente bilaterale Ebipro rimborsano le spese di acquisto dei Pc per i dipendenti