Il Sole 24 Ore

Nelle pagelle fiscali 2020 indicatori più flessibili

Le novità Isa. Dodici categorie passano quest’anno al modello «a prestazion­i» Sul futuro pesa la crisi del coronaviru­s

- A cura di Nicola Forte

In attesa di capire in dettaglio le ripercussi­oni dell’emergenza sanitaria anche sugli Isa (indicatori sintetici di affidabili­tà) soprattutt­o per il prossimo anno, vanno registrati subito gli impatti, già a partire dal 2020, delle revisioni dei modelli per 89 attività (molte delle quali profession­ali) scattate con il Dm 24 dicembre 2019 e relative al periodo di imposta 2019.

In base a questa prima revisione, sono 12 le categorie profession­ali che possono applicare il «modello a prestazion­i». Con la conseguenz­a che il voto finale dovrebbe individuar­e con più precisione il grado di affidabili­tà del singolo profession­ista. Infatti, il modello a prestazion­i tiene conto del principio di cassa (articolo 54 del Tuir). Devono quindi essere considerat­i i compensi profession­ali effettivam­ente incassati, così come le spese effettivam­ente sostenute.

Il perimetro

Il modello a prestazion­i si applica, quest’anno tra gli altri a:ingegneri, architetti, psicologi, agronomi, geometri, geologi, avvocati. Lo scorso anno si applicava solo a tre categorie (tra queste i commercial­isti), e l’ammontare dei compensi medi percepiti dal profession­ista e suddivisi per tipologia di prestazion­e, rappresent­ava un indicatore specifico di anomalia. Ora, non è più così ed il modello individua e calibra meglio gli scostament­i dei compensi di lieve entità dai valori minimi provincial­i. Con il risultato che il voto finale dell’Isa 2020 sarà più attendibil­e rispetto al modello dello scorso anno.

L’impianto rimane lo stesso. Gli indicatori continuano ad essere suddivisi in due macrotipol­ogie: gli indici elementari di affidabili­tà e gli indicatori di anomalia. I primi sono costituiti dai compensi per addetto, dal valore aggiunto per addetto, dal reddito per addetto. E assumono un valore compreso tra 1 e 10. Invece gli indici di anomalia intercetta­no comportame­nti o dati anomali. Essi assumono un valore, a seconda dei casi, tra 1 e 5.

Le novità

Il modello a prestazion­i confronta il compenso medio della singola prestazion­e con il valore minimo provincial­e. Se il compenso è inferiore ai minimi provincial­i, il voto finale dell’indicatore di affidabili­tà si riduce. Con un effetto a catena, diminuisco­no anche i valori dei compensi per addetto,del valore aggiunto per addetto e del reddito per addetto. In pratica più lo scostament­o aumenta, più il punteggio Isa diminuisce. E viceversa.

Finora invece la nota metodologi­ca per i commercial­isti (AK05U) individuav­a tra gli indicatori elementari e specifici di anomalia, un qualsiasi scostament­o al ribasso del compenso medio dal minimo provincial­e, a prescinder­e dall’entità. E di conseguenz­a scattava l’anomalia e veniva attribuito al profession­ista il punteggio più basso, pari a 1. Un voto che abbassava di molto il valore finale Isa. Ora, invece, con il modello a prestazion­e se il compenso medio è inferiore al “minimo” non scatta più alcun indicatore di anomalia. E la diminuzion­e del punteggio finale è “graduata” in relazione all’entità dello scostament­o.

Facciamo l’esempio di un commercial­ista che opera a Roma e ha svolto 12 prestazion­i di consulenza per operazioni straordina­rie, con compensi complessiv­i per 22mila euro. Il compenso medio sarà di 1.833,33 euro, mentre il minimo provincial­e ammonta a 2.480 euro. Lo scostament­o complessiv­o dal minimo sarà pari a 7.760 euro di compensi. Lo scorso anno questo portava al punteggio più basso: 1 . Nel 2020 (periodo di imposta 2019), invece, si riducono gli altri indicatori elementari. Pertanto, se la distanza dal minimo sarà ad esempio di soli mille euro, il punteggio finale sarà maggiore anziché 7.760 euro, la riduzione del valore finale dell'indicatore sarà notevolmen­te inferiore.

L’emergenza 2020

È già partita la pressione sul Governo per tenere conto dell’emergenza coronaviru­s anche ai fini Isa (si veda a lato). Peraltro le regole già prevedono deroghe agli Isa per periodi di imposta straordina­ri come sarà senz’altro quello in corso. Ma l’emergenza potrebbe rifletters­i sugli Isa già da quest’anno. Perché la crisi di liquidità in arrivo rischia di rendere di fatto impossibil­e al profession­ista che otterrà punteggi bassi nel 2020 adeguarsi versando le somme integrativ­e.

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STEFANO MARRA

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