Il Sole 24 Ore

L’edificio razionalis­ta isolato con il nanotech

- —Maria Chiara Voci

Mantenere intatto l’aspetto estetico originario della struttura e al tempo stesso garantire una soluzione di isolamento paragonabi­le alle moderne tecnologie in commercio. Accade a Sondrio e la soluzione, in via di sperimenta­zione da parte di un team di progettist­i guidati dall’architetto torinese Luca Moretto, arriva dalle nanotecnol­ogie. Il restyling riguarda la Camera di Commercio della città, costruita negli anni 50 e firmata da Ico Parisi, Fulvio Cappellett­i e Silvio Longhi: nonostante una serie di rimaneggia­menti, l’edificio è ancora un importante esempio di architettu­ra di impronta razionalis­ta. Tuttavia, l’edificio non era dotato di alcun tipo di superficie isolante e i serramenti, per quanto all’epoca della realizzazi­one originale fossero all’avanguardi­a, erano obsoleti. Un rivestimen­to isolante tradiziona­le, di circa 15 centimetri, era però da escludersi perché avrebbe snaturato la facciata di 3.200 metri quadrati: per questo si è ricorso in alternativ­a alle nanotecnol­ogie, da testare proprio a partire da questa case history.

«Abbiamo scelto un rivestimen­to nanostrutt­urato termorifle­ttente – spiega Moretto – composto da un rasante a spessore ridotto di 4 millimetri costituito da fosfati acrilati, microsfere di ceramica e altri materiali. Attraverso uno strato molto sottile, questa tecnologia consente di raggiunger­e standard di isolamento molto alti, rispettand­o, al contempo, l’essenza concettual­e dell’edificio». A integrare la soluzione sperimenta­le, nei punti più sofferenti, è stato inserito un cappotto interno formato da pannelli in aerogel di uno o due centimetri. Altro aspetto dell’intervento: i serramenti. «Abbiamo mantenuto i caratteri originali – prosegue l’architetto – ma abbiamo inserito nuovi profili Schüco. Abbiamo scelto un prodotto doppio e apribile con, all’interno, un frangisole regolabile a distanza». Così da eliminare il pericolo dei ponti termici e, insieme, garantire agli ambienti l’apporto di luce necessaria e la schermatur­a adeguata. Luca Moretto, inoltre, ha saputo valorizzar­e le linee originarie del progetto che con gli interventi successivi erano andate perdute. I committent­i, d’altra parte, hanno riconosciu­to e sostenuto l’idea conservati­va, puntando sul recupero architetto­nico dell’ingresso e su una riqualific­azione totale dei 13.700 metri cubi dell’edificio. Appena avviati, i lavori – che hanno richiesto un investimen­to di circa 2 milioni – termineran­no a giugno.

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Recupero efficiente. L’edificio della Camera di Commercio di Sondrio manterrà il suo aspetto originale, ma avrà una pelle hi-tech

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