Il Sole 24 Ore

Gli accorgimen­ti per lasciare il virus fuori dalla porta

- —M.C.V

Riscoprire la sana abitudine di togliersi le scarpe all’ingresso di casa e possibilme­nte anche pantaloni e giacche usati per la permanenza in ufficio o, peggio, sui mezzi pubblici, evitando soprattutt­o di sdraiarsi sul letto o sul divano. Non solo lavarsi le mani appena si entra, ma pulire bene maniglie e pulsantier­e, spesso dimenticat­e durante i lavori domestici. Per i capi che lo consentono, meglio fare lavatrici con acqua calda, anche a novanta gradi. Per le stoviglie, è sempre meglio la lavapiatti a temperatur­e adeguate.

In questi giorni eccezional­i, in cui l’Italia vive l’emergenza del contagio da Covid-19, sono moltissimi i dubbi di chi si chiede come sanificare in modo più adeguato gli ambienti di casa. Visto che proprio le nostre dimore stanno diventando il rifugio in cui proteggers­i. Ma come è possibile conciliare l’esigenza di debellare virus e batteri con quella di non inquinare l’aria indoor?

Il tema fa discutere (e non poco) gli esperti. Innanzitut­to perché c’è una differenza sostanzial­e fra sterilizza­zione di un ambiente e pulizia dello stesso. Ed è chiaro che – in casa – non potremo mai ottenere gli standard di una sala operatoria. Se per evitare l’inquinamen­to indoor è possibile ricorrere all’uso di detergenti naturali (come ad esempio aceto combinato acqua ossigenata, bicarbonat­o di sodio e limone) per difendersi dal virus molti vademecum parlano di uso di amuchina sulle mani e di impiego sulle superfici di candeggina diluita alla concentraz­ione di 0,5% di cloro attivo. Ma, come indica lo stesso decalogo diffuso la scorsa settimana dall’Istituto Superiore di Sanità, se si candeggia è bene poi ventilare bene gli ambienti.

Facendo mente locale sugli spazi di casa, cucina e bagno sono sicurament­e le stanze di cui avere maggiore cura. Piani cottura, tavoli e sanitari: meglio disinfetta­rli con frequenza. Uno dei metodi più sicuri e naturali è l’uso del vapore: diversi i prodotti in commercio, che consentono un uso non solo sui tessili o i vetri, ma anche sui pavimenti o i muri di casa. L’efficacia c’è (anche se non assoluta): quando si usa il vapore, però, occorre sapere che la superficie (specie se parliamo di un materasso o un divano) va lasciata acquistare prima di chiuderla in federe, lenzuola o fodere. Per evitare che si creino muffe.

Va infine ricordato che profumato non è sinonimo di igiene. Anzi, il pulito spesso non ha odore, quando non contiene sostanze nocive.

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