Il Sole 24 Ore

Va ravveduta la fruizione del credito da rettificar­e

-

Nel 2019 un’impresa ha richiesto il credito d’imposta per gli investimen­ti nel Mezzogiorn­o e – ottenuta l’autorizzaz­ione alla fruizione del credito – ha effettuato gli investimen­ti. Nel corso dell’investimen­to l’impresa ha beneficiat­o di sconti e ha ridotto i quantitati­vi ma non ha rettificat­o la richiesta originaria, procedendo per errore con la compensazi­one in assenza di nuova autorizzaz­ione. Si vorrebbe poter rimediare provvedend­o alle rettifiche e restituend­o l’eccedenza di credito utilizzato. Qual è la procedura da seguire?

A.F. - MESSINA

Considerat­o che la compensazi­one è già stata effettuata per l’intero importo del credito oggetto della originaria autorizzaz­ione alla fruizione, si ritiene che non sussistano ragioni per inviare una nuova comunicazi­one rettificat­iva della precedente. La comunicazi­one rettificat­iva si sarebbe dovuta inviare in via preventiva per adeguare l’importo del credito spettante a seguito degli sconti e delle riduzioni dei quantitati­vi. Allo stato attuale, la violazione di indebita compensazi­one è già stata commessa. Pertanto, il contribuen­te dovrà solo ravvedere la violazione, riversando il maggiore credito indebitame­nte utilizzato (con il codice tributo 6869), oltre interessi e relative sanzioni, il cui importo è variabile in base al tempo trascorso tra la commission­e della violazione e l’effettuazi­one del ravvedimen­to (articolo 13 del Dlgs 472/1997).

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy