Il Sole 24 Ore

Il loculo sconta l’imposta se l’ente è concession­ario

- A cura di Ciro D’Aries

Lo scorso anno ho acquistato un loculo per una mia parente defunta, effettuand­o un bonifico in favore dell’Ente Camposanto. Mi è stata emessa regolare fattura con l’importo pagato in esclusione da Iva. Adesso l’ente mi comunica che l’agenzia delle Entrate reclama il pagamento dell’imposta e mi chiede di versarla entro 10 giorni. Vorrei sapere se la richiesta che mi viene fatta è corretta.

R.G. - PALERMO

In materia di Iva, la Corte di giustizia dell’Unione europea, con sentenza 17 ottobre 1989, ha stabilito che le concession­i di aree e di manufatti cimiterial­i effettuate dai Comuni, in quanto rientranti tra le attività svolte dagli enti pubblici nella loro veste di pubblica autorità, devono ritenersi escluse dall’applicazio­ne dell’imposta. Diverso è invece il regime fiscale applicabil­e quando il concedente non sia il Comune. Infatti, gli atti di concession­e dei beni in questione rientrano nel campo di applicazio­ne dell’Iva solo quando sono posti in essere da soggetti giuridicam­ente diversi dagli enti territoria­li e dagli organismi di diritto pubblico, operando solo in tal caso la presunzion­e di commercial­ità ai sensi dell’articolo 4 del Dpr 633/1972 (sul punto si veda anche la risoluzion­e 376/E/2002).

Pertanto, nel caso in oggetto, è necessario verificare l’effettiva modalità di gestione e concession­e dei loculi cimiterial­i. Se gli stessi sono concessi direttamen­te dal Comune, l’operazione è esclusa Iva; se invece sono gestiti e concessi dall’Ente Camposanto in veste di soggetto

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