Così vanno in contabilità le fatture da Cina e Spagna
Un’azienda, non iscritta al Vies (Vat information exchange system), ha acquistato da un venditore cinese materiali per manutenzioni su un sito di commercio online, e ha ricevuto una fattura senza Iva. È corretto contabilizzarla come operazione fuori campo Iva e non presentare l’esterometro? Tramite il medesimo sito, l’azienda ha poi acquistato materiali di consumo ricevendo fattura con Iva da un venditore spagnolo che ha anche partita Iva italiana. Pure in questo caso è possibile contabilizzare la fattura come operazione fuori campo Iva e non presentare l’esterometro? In entrambi i casi è corretto considerare deducibile il costo sostenuto?
G.T. - LECCE
La fattura della ditta cinese dev’essere registrata in contabilità generale o nei registri Iva come operazione esclusa dal campo di applicazione dell’imposta. Se è un’importazione, nei registri Iva dovrà essere annotata la bolletta doganale.
L’acquisto dal fornitore cinese dev’essere dichiarato nell’esterometro, come confermato dall’agenzia delle Entrate nella risposta all’interpello 85 del 27 marzo 2019 e nella circolare 14/2019.
La fattura ricevuta con Iva dalla ditta spagnola con partita Iva italiana è invece errata, posto che non avrebbe dovuto esporre l’Iva italiana essendo un’operazione soggetta a reverse charge, ex articolo 17, comma 2, del Dpr 633/1972. Non rileva, in questo caso, la circostanza che
la ditta italiana non sia iscritta al Vies, posto che si tratta di un’operazione interna, territorialmente rilevante, e non di un acquisto intra–Ue. Anche in questa ipotesi è obbligatorio l’esterometro, perché si tratta di un’operazione fatta con una controparte non residente. In entrambi i casi è corretto considerare il costo deducibile.