Il Sole 24 Ore

I passaggi obbligati per chi ènel contributi­vo puro

- A cura di Fabio Venanzi

Sono nato a giugno del 1971 e ho frequentat­o l’università dal settembre 1990 all’ottobre 1994, anno in cui mi sono laureato. I miei primi versamenti risalgono al 1998 (all’Inpdap ) e al 1999, nel fondo lavoratori dipendenti Inps: pertanto ricado nel sistema contributi­vo puro. Paradossal­mente – da quanto ho letto nell’articolo «Riscatto laurea light anche per chi sceglie il calcolo contributi­vo», pubblicato il 3 febbraio sul Sole 24Ore – pur essendo contributi­vo puro sono fuori dal regime agevolato. Infatti per fruire del regime agevolato, dovrei prima riscattare un piccolo periodo del corso di laurea come retributiv­o e poi esercitare l’opzione per il contributi­vo puro. Non capisco la motivazion­e di tale modalità; come è possibile che la norma dia questa possibilit­à agli over 45 del sistema misto e non ai contributi­vi puri?

V.L. - NAPOLI

Occorre precisare che il limite dei 45 anni non è più previsto, motivo per cui il riscatto per periodi da valutare con il sistema contributi­vo è aperto a tutti coloro che optino per il sistema contributi­vo o vi rientrino dopo il riscatto del titolo di studio.

Nel caso in esame, il lettore non può – a oggi – optare per il contributi­vo puro, essendo già destinatar­io di tale sistema di calcolo. Nel silenzio della circolare 6/2020, si ritiene che l’unica possibilit­à per il lettore di accedere al riscatto agevolato della laurea sia quella di riscattare un periodo ante 1996 con le regole ordinarie della riserva matematica e successiva­mente, una volta optato per il sistema contributi­vo, presentare una nuova domanda con l’onere agevolato. Si sottolinea che, nel caso del lettore, il riscatto coprirebbe il periodo compreso tra il 1° novembre 1990 e il 31 ottobre 1994.

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