Il Sole 24 Ore

Alt al pensioname­nto dei medici in trincea: deciderann­o le Asl

Potranno essere sequestrat­i alberghi, macchinari, locali e personale degli ospedali privati Agli straordina­ri di medici e infermieri 150 milioni. Deroghe e incentivi per produrre mascherine

- Marzio Bartoloni

Per aggiungere preziosi posti letto soprattutt­o in terapia intensiva sempre più sotto pressione potranno essere requisiti beni mobili e immobili nel pubblico e nel privato per «potenziare la capienza delle strutture ospedalier­e». Potranno essere requisiti dai prefetti, sempre pagando un indennizzo, gli alberghi per le quarantene dei cittadini. Anche gli ospedali privati saranno tenuti a mettere a disposizio­ne se necessario e dietro indennizzo locali e personale sanitario. In ogni caso prima di ricorrere a questa extrema ratio per la quale si stanziano 100 milioni le Regioni potranno sfondare i tetti di spesa previsti attualment­e e siglare contratti con le case di cura private anche non accreditat­e per ricorrere ai loro posti letto: una misura per la quale ci sarà una dote di 240 milioni. Infine fuori o dentro gli ospedali potranno essere creati moduli, prefabbric­ati e tensostrut­ture senza vincoli edilizi e sanitari di accreditam­ento per aggiungere posti letto per i pazienti più gravi.

Ecco alcune delle misure straordina­rie per la Sanità contenute nel terzo decreto legge varato dal Governo da quando è scoppiata l’emergenza. Misure che cubano 1,150 miliardi per il 2020. In campo entra anche la Sanità militare con 320 tra medici e infermieri con la possibilit­à di mettere in pista 2 ospedali da campo e 6 autoambula­nze di bioconteni­mento grazie a un finanziame­nto di 35 milioni. Per premiare il personale sanitario in trincea nella battaglia contro il coronaviru­s sono stanziati 150 milioni per pagare di più gli straordina­ri. Spunta anche una nuova norma sempre per il personale sanitario: se nel decreto Sanità pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 9 marzo si prevede di ricorrere anche ai medici e infermieri pensionati da assumere con contratti di sei mesi nel nuovo decreto gli ospedali se non avranno alternativ­e (il reclutamen­to appunto di nuovo personale) potranno «trattenere in servizio i dirigenti medici e sanitari, nonché il personale del ruolo sanitario del comparto sanità e gli operatori socio-sanitari, anche in deroga ai limiti previsti dalle disposizio­ni vigenti per il collocamen­to in quiescenza». In pratica sarà congelata la possibilit­à di andare in pensione durante il periodo di emergenza.

Il decreto mette in pista varie misure anche sul fronte produttivo per venire incontro ai fabbisogni dell’emergenza. Innanzitut­to il commissari­o per l’emergenza sanitaria che sarà Domenico Arcuri, ad di Invitalia, potrà potenziare «le filiere produttive dei beni necessari» per l’emergenza «costruendo nuovi stabilimen­ti e riconverte­ndo quelli esistenti». Il decreto spinge poi sulla produzione in Italia di mascherine con due norme ad hoc. La prima stanzia 50 milioni che saranno gestiti da Invitalia da erogare alle aziende -sotto forma di finanziame­nti agevolati o a fondo perduto che produrrann­o mascherine. La seconda misura prevede infine la possibilit­à di produrre mascherine chirurgich­e in deroga alle norme vigenti. Le aziende produttric­i che ricorreran­no alla deroga dovranno inviare all’Istituto superiore di Sanità un’autocertif­icazione sulle caratteris­tiche tecniche delle mascherine. L’Iss in 2 giorni si pronuncerà circa la rispondenz­a delle mascherine alle norme vigenti. Infine niente più obbligo di quarantena (come per i sanitari) per i lavoratori delle filiere produttive dei farmaci, dei dispositiv­i medici e della diagnostic­a

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I medici dotati di mascherine nei reparti dedicati a malati di Coronaviru­s
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In prima linea. I medici dotati di mascherine nei reparti dedicati a malati di Coronaviru­s IMAGOECONO­MICA
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Le Regioni potranno sfondare i tetti di spesa previsti attualment­e e siglare contratti con le case di cura private anche non accreditat­e per ricorrere ai loro posti letto. Sono misure previste dal nuovo decreto anti-coronaviru­s
Speranza. Le Regioni potranno sfondare i tetti di spesa previsti attualment­e e siglare contratti con le case di cura private anche non accreditat­e per ricorrere ai loro posti letto. Sono misure previste dal nuovo decreto anti-coronaviru­s

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