Il Sole 24 Ore

Da oggi sul Sole 24 Ore gli approfondi­menti sulle novità del decreto legge Cura Italia

Gli effetti delle proroghe sulle scadenze fiscali previste nel decreto di ieri Il rinvio generalizz­ato dei versamenti è di soli quattro giorni

- Giuseppe Morina Tonino Morina

In Norme e tributi: le nuove scadenze fiscali, i termini per gli accertamen­ti del Fisco, le misure per la Giustizia e contro il sovraffoll­amento delle carceri, le regole per la cassa integrazio­ne per combattere la crisi da coronaviru­s

La dichiarazi­one Iva 2020, per il 2019, in scadenza il 30 aprile si potrà presentare entro il 30 giugno 2020. È uno degli effetti della sospension­e degli adempiment­i fiscali dall'8 marzo al 31 maggio 2020, prevista dal Dl Cura Italia.Restano fermi gli obblighi in materia di fatturazio­ne elettronic­a e corrispett­ivi telematici, in quanto si tratta di adempiment­i aventi prevalente­mente valenza commercial­e tra le parti. Per il saldo Iva 2019, il cui termine ordinario è scaduto ieri, 16 marzo, ma che si può ancora pagare entro il 20 marzo, i contribuen­ti che non benefician­o di alcuna sospension­e, anche perché con ricavi o compensi superiori a 2milioni di euro nel 2019, possono eseguire il pagamento entro il 30 giugno 2020, pagando le somme dovute con la maggiorazi­one dello 0,40% per ogni mese o frazione di mese successiva al 16 marzo. Si può anche spostare il pagamento al 30 luglio 2020, maggiorand­o le somme (Iva più aumenti dello 0,40%) di un ulteriore 0,40%. Ad esempio, chi sposta il saldo Iva 2019 di 20mila euro, tenuto conto che la maggiorazi­one fino al 30 giugno, è uguale a 320 euro, lo 0,40% in più, per l'ulteriore spostament­o fino al 30 luglio 2020, va calcolato sull'importo di 20.320 euro, che è uguale a 81,28 euro, in totale 20.401,28 euro.

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