Altri 600 milioni all’Alitalia Parte la nazionalizzazione
Prima lo spezzatino e poi gli asset migliori finiranno a una società dello Stato
Nel decreto varo ieri dal Governo c’è un capitolo a parte dedicato alle compagnie aeree e in particolare all’Alitalia. Prevede lo stanziamento di altri 600 milioni e l’avvio dell’ier che portarà a una sostanziale rinazionalizzazione. In arrivo la cassa intergrazione per Air Italy.
Nuovi soldi pubblici per il salvataggio di Alitalia con una nazionalizzazione e cassa integrazione per i lavoratori di Air Italy. Nel decreto legge sul Coronavirus sono entrati rilevanti aiuti per le compagnie che erano già in grave crisi prima dell’epidemia. Il virus ha aggravato la situazione del comparto a livello internazionale.
Il decreto costituisce un fondo di 600 milioni di euro per quest’anno che serviranno in larghissima parte per salvare Alitalia da quella che viene definita «calamità naturale ed evento eccezionale». Potranno esserci «misure a compensazione dei danni subiti» anche per le compagnie che «esercitano oneri di servizio pubblico». Il decreto non le nomina, ma sono Alitalia e, forse, la romena Blue Air.
Il piatto forte delle «misure urgenti per il trasporto aereo» è il ritorno allo Stato di Alitalia, attraverso una «irizzazione». La norma sul salvataggio, chiesta dal Mise (guidato dal 5S Stefano Patuanelli), è entrata all’ultimo nel decreto, oggetto di vivaci discussioni nella maggioranza.
«In considerazione della situazione determinata sulle attività di Alitalia-Sai e Alitalia Cityliner (…) dall’epidemia da Covid-19, è autorizzata la costituzione di una nuova società interamente controllata dal ministero dell’Economia e delle finanze ovvero controllata da una società a prevalente partecipazione pubblica anche indiretta», dice il decreto.
Con uno o più decreti del ministro dell’Economia, «sono definiti l’oggetto sociale, lo statuto e il capitale sociale iniziale e sono nominati gli organi sociali».
Il decreto autorizza il commissario di Alitalia, Giuseppe Leogrande, «a porre in essere ogni atto necessario (…) nelle more dell’espletamento della procedura di cessione dei complessi aziendali (…) e fino all’effettivo trasferimento dei medesimi complessi aziendali all’aggiudicatario della procedura di cessione ai fini di quanto necessario per l’attuazione della presente norma».
Il Mise ha chiesto al Mef di creare la Newco Alitalia statale e di trasferirle in affitto il ramo - formalmente messo in vendita - con le attività di volo, dopo averlo «efficientato», cioè dopo tagli di costi e personale (Leogrande ha chiesto la cigs per 3.960 addetti). Questo sarebbe uno spezzatino, perché resterebbero nella bad company del commissario i servizi di handling e manutenzione, con circa 5-6.000 dipendenti. Alitalia sta per esaurire i 400 milioni iniettati dal Mef a Natale. Ecco che arrivano altri 600 milioni. Al Mise hanno ipotizzato anche un intervento della Cdp nella Newco. La Cassa Depositi e Prestiti, però, si è sempre opposta a questa ipotesi.
Con un’altra norma vengono incrementate di 200 milioni per quest’anno le risorse del Fondo di solidarietà del trasporto aereo, che serve per integrare all’80% del reddito effettivo l’assegno per i dipendenti di compagnie o aeroporti in cigs o con Naspi. La norma autorizza la cigs per 12 mesi ai lavoratori di Air Italy, che ha chiuso dell’epidemia.