Il Sole 24 Ore

Consob prepara lo stop fino a 90 giorni E non è da sola

L’authority spagnola ha già deciso, ci pensano anche Francia e Belgio

- Laura Serafini

L’Autorità europea che vigila sugli intermedia­ri finanziari, Esma, ha deciso per la prima volta dalla sua istituzion­e (2011) una misura valida per tutte le piazze europee e che introduce un giro di vite sulle comunicazi­oni relative alle posizioni corte. E ieri sera la Consob ha sospeso di nuove le vendite allo scoperto su 20 titoli, tra cui le maggiori banche, Generali, Fiat, per la seduta di oggi annunciand­o al contempo nuove misure restrittiv­e eccezional­i per la tutela della stabilità finanziari­a: è in arrivo un provvedime­nto per sospendere un le vendite fino a 90 giorni. La Cnmv spagnola lo ha già deciso, ci pensano anche Francia e Belgio.

La delibera Es mari duce dallo 0,2 allo 0,1% la soglia di una capitale sulla quale chi ha costruito posizioni corte nette deve dare comunicazi­one all’Authority di riferiment­o (oltre lo 0,5 per cento la comunicazi­one va data anche al mercato). Le posizioni nette corte rappresent­ano il saldo tra posizioni corte( ossia le vendite allo scoperto sulle azioni o in strumenti derivati) e le posizioni lorde( gli acquisiti di azioni e le posizioni lunghe in derivati ). È un indicatore che consente di misurare la tendenzari­bassi stadi un investitor­e. L’ iniziativa sovranazio­nale arriva dopo giorni di pressioni da parte di alcune Aut horityn azionali, come quelle italianae spagnola, che venerdì avevano deciso di vietare le vendite allo scoperto dopo il pesante tonfo del 12 marzo. Misureanal­oghe son ostate deliberate il 13 marzo anche da Fca , dalla tedesca Tradegate e dall’Authority irlandese, vietando le vendite su 154 titoli. La mossa annunciata ieri consente alle Autorità nazionali di avere informazio­ni tempestive sulle intenzioni degli investitor­i. Esma avverte che continuerà a monitorare, pronta a usare i suoi poteri: è l’unica a poter vietare le vendite allo scoperto su tutte le piazze finanziari­e della Ue e per un periodo prolungato. Secondo l’Authority, i mercati avevano dimostrato­di funzionare bene, ma dal 9 marzo le perdite cumulate sono state consistent­i ed è apparso sempre più evidente che le vendite allo scoperto aumentano la volatilità e rischiano di compromett­ere i mercati finanziari in una situazione di“fragilità ”. In particolar­e,ha spiegato l’ Es ma, le vendite concentrat­e su titoli bancarie dii si tuz ioni finanziari­e possono «mettere a rischio la stabilità finanziari­a di alcuni Paesi membri e in ultima istanza di tutta l’Unione». A proposito della possibilit­à di chiudere le Borse ieri il presidente di Borsa spa, Raffaele Jarusalmi, ha detto: »Se ci fosse una decisione a livello mondiale si potrebbe fare, ma non sta a noi decidere».

Oggi lo scudo di Savona su 20 titoli. Esma: allo 0,1% la comunicazi­one delle posizioni corte nette

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