Ceramica, Stati Uniti e Russia unite nel cancellare le fiere
Coverings e MosBuild saltano; Sassuolo chiede di tenere aperte le frontiere
Nonostante l’impegno degli organizzatori per garantire gli standard di sicurezza e le rassicurazioni arrivate fino a due settimane fa sulla tenuta del calendario fieristico internazionale, saltano sia Coverings negli Stati Uniti sia MosBuild in Russia, due saloni strategici per l’industria ceramica italiana, che dipende dai mercati esteri per l’85% del proprio fatturato, Usa in testa. Le misure adottate dai governi Trump e Putin per arginare la diffusione del contagio Covid-19, cancellando tutti i voli dall’Europa, imponendo la quarantena per 14 giorni agli stranieri e vietando gli eventi di massa, rendono impossibile lo svolgimento.
È la prima volta dal 1987 che viene annullata la più importante fiera americana per la ceramica, quest’anno prevista a New Orleans dal 20 al 23 aprile, con 1.100 espositori da oltre 90 Paesi e 26mila visitatori professionali attesi, dove il made in Italy, leader indiscusso sulle piazze globali (oltre 4,5 miliardi di euro di export solo di piastrelle, ma si superano i 5 miliardi con sanitari e stoviglieria) si sarebbe presentato con 130 imprese tricolori. Mentre per MosBuild gli organizzatori russi sperano ancora in un possibile posticipo della 26esima edizione 2020 in agenda dal 31 marzo al 3 aprile, con oltre mille espositori prenotati. Dovendo però fare i conti con i mesi estivi e il calendario fieristico autunnale del settore ceramico monopolizzato da Cersaie a Bologna (28 settembre-2 ottobre 2020), l’appuntamento numero uno al mondo.
Allo stop delle fiere si somma la chiusura dei confini in diversi Paesi, una batosta per la filiera rappresentata da Confindustria Ceramica, che ha ufficializzato ieri, in una lunga nota, l’impatto del Coronavirus non solo in ambito fieristico ma anche sulla complessiva gestione delle attività aziendali e commerciali, concentrate per l’80% nel distretto di Sassuolo.
Tutte le industrie ceramiche in Italia
(211 imprese attive in più di 300 stabilimenti per 25mila dipendenti) si sono già riorganizzate a inizio marzo per garantire gli standard di sicurezza dei Dpcm e hanno ulteriormente rafforzato le misure volte a impedire i contagi dopo il protocollo sottoscritto sabato scorso tra Governo, sindacati e Confindustria, con ricorso a smart working (dal 30 al 50% della forza lavoro, tra i white collar) e anticipo delle ferie per esigenze familiari. Tutte mantengono aperte le aree logistiche, con procedure ad hoc per garantire l’operatività e la salute dei trasportatori, snodo essenziale in queste settimane di isolamento, ma ogni società ha scelto invece liberamente se proseguire l’attività nei reparti produttivi o fermarli temporaneamente.
<È importante che il Governo intervenga subito per tutelare i lavoratori con gli ammortizzatori sociali e che metta in campo per le imprese, in tempi brevissimi, misure di sostegno rispetto a fattori essenziali quali la liquidità, il mancato reddito e i costi sostenuti per manifestazioni promozionali, quali le nostre fiere internazionali Coverings e Mosbuild annullate>, conclude Confindustria Ceramica. Che, a dispetto delle difficoltà, ha deciso di donare 200mila euro alla Fondazione Ospedale di Sassuolo e agli Ospedali della Provincia reggiana per l'acquisto di letti per la terapia intensiva.