Il Sole 24 Ore

Bond Astaldi, scelta la riunione “telematica”

- —L.G.

Per procedere con il via libera definitivo al piano di concordato Astaldi entro la fine del mese, cruciale è la riunione che si terrà oggi dei bondholder Astaldi relativi al prestito obbligazio­nario da 750 milioni. Non tanto per l’esito del voto, quanto per la necessità che entro il 26 marzo, giorno dell’adunanza generale dei creditori, tutte le carte siano in regola per il sigillo definitivo al progetto concordata­rio.

È in quest’ottica che, nonostante l’emergenza Coronaviru­s, si è deciso di tenere l’assemblea dei creditori. In una forma, però, del tutto diversa dall’usuale, ossia sarà una riunione per lo più telematica e dove verrà fatto ampio uso del voto da “remoto”. Voto che, stando alle proiezioni attuali sarà quasi sicurament­e orientato per il no al progetto.

Questo, però, in teoria non dovrebbe andare a impattare sul sigillo finale del 26 marzo che dovrà decidere definitiva­mente sulle sorti dell’azienda.

Dopo il 25 febbraio, giorno in cui gli altri obbligazio­nisti Astaldi (quelli del bond da 140 milioni) hanno detto sì al progetto, la percentual­e di creditori favorevoli, comprese le banche finanziatr­ici, ha superato la soglia del 60%. Gli istituti detengono infatti poco più del 56% del debito di 3,5 miliardi di Astaldi. Tutto questo permetterà, nell’ambito della adunanza generale del 26 marzo, di dare il via libera al salvataggi­o del gruppo di costruzion­i in continuità aziendale.

L’operazione di integrazio­ne con Astaldi, come più volte sottolinea­to da Salini Impregilo «rappresent­a un passaggio fondamenta­le per lo sviluppo di Progetto Italia, il progetto strategico volto a rafforzare il settore delle infrastrut­ture in Italia e creare un gruppo più grande e più competitiv­o a livello internazio­nale (Webuild)».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy