RIVALUTATO IL TFR DI FEBBRAIO
Afebbraio il coefficiente per rivalutare le quote di trattamento di fine rapporto (Tfr) accantonate al 31 dicembre 2019 è 0,250000. L’articolo 2120 del codice civile stabilisce che, alla fine di ogni anno, la quota di Tfr accantonata deve essere rivalutata.
Per determinare il coefficiente di rivalutazione del Tfr, o delle anticipazioni, si parte dall’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati diffuso ogni mese dall’Istat, nel nostro caso quello “senza tabacchi lavorati”.
In particolare, si calcola la differenza in percentuale tra il mese di dicembre dell’anno precedente e il mese in cui si effettua la rivalutazione. Poi si calcola il 75% della differenza a cui si aggiunge, mensilmente, un tasso fisso di 0,125 (che su base annua è di 1,500). La somma tra il 75% e il tasso fisso è il coefficiente di rivalutazione.
L’indice Istat per gennaio è pari a 102,5 (in flessione rispetto al mese di gennaio 2020). A partire dai dati di gennaio 2016 la base di riferimento dell’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati è il 2015 (la base precedente era 2010 = 100).
La differenza in percentuale rispetto a dicembre 2018, su cui si calcola il 75%, è 0. Pertanto il 75% è 0. A febbraio il tasso fisso è 0,250. Sommando quindi il 75% (0) più il tasso fisso (0,250), si ottiene il coefficiente di rivalutazione, aumentato del solo tasso fisso, ovvero pari a 0,250.