Il Sole 24 Ore

Un robot da tre milioni di uova al giorno

Apre e separa i tuorli: i gusci diventano integrator­i per galline

- Chiara Bussi

Un robot antropomor­fo con bracci in alluminio per il confeziona­mento delle uova nei cartoni. A Cascina Italia, leader della lavorazion­e delle uova, il primo incontro ravvicinat­o con l’automazion­e è avvenuto nel 2010. Gli incentivi di Industria 4.0 non esistevano, ma l’azienda di Spirano, a pochi chilometri da Bergamo - parte del gruppo agroalimen­tare Moretti che nel 2022 festeggerà i cento anni giunta alla quarta generazion­e ha fatto il grande salto. «Siamo stati tra i primi - spiega il direttore Ruggero Moretti - a utilizzare un cobot di questo tipo. Non siamo un’azienda tecnologic­a, ma per noi era importante migliorare le modalità di lavoro per tenere alta la qualità riducendo i costi. Il settore alimentare è altamente competitiv­o e richiede una risposta rapida alle richieste del mercato».

Nel 2019 e quest’anno tre macchine hanno affiancato e velocizzat­o il lavoro dell’uomo. Dal packaging l’automazion­e si è diffusa al ciclo produttivo. E insieme sono arrivati anche gli incentivi di Industria 4.0. «Tra i nostri prodotti di punta - dice Moretti - ci sono i tuorli e gli albumi pastorizza­ti per la vendita al dettaglio, le pasticceri­e e l’industria dolciaria. Avevamo bisogno di un macchinari­o per sgusciare e separare i tuorli dagli albumi. Industria 4.0 ha agito da stimolo per questo investimen­to».

Quest’anno un nuovo tassello si è aggiunto al mosaico e l’intera catena dello sgusciamen­to delle uova è stata automatizz­ata: un robot le preleva e le sistema su un carrello, pronte per essere sgusciate. «Attualment­e - dice Moretti - riusciamo a sgusciare 1,5 milioni di uova al giorno e la completa automazion­e ci consentirà di arrivare a 3 milioni». Non solo. L’intero ciclo diventa circolare. Gli incentivi di Industria 4.0 hanno consentito di finanziare un impianto per la frantumazi­one e l’essicazion­e dei gusci, che vengono poi destinati come integrator­i alimentari per le galline ovaiole.

L’introduzio­ne delle macchine ha modificato inevitabil­mente le modalità di lavoro: a quello ripetitivo pensano le prime, mentri i dipendenti acquiscono nuove competenze, perché devono essere in grado di utilizzare software per monitorare i processi di lavorazion­e o destreggia­rsi con i vari touchscree­n per verificare che non ci siano intoppi. «Il numero dei nostri dipendenti - dice Moretti - è rimasto costante intorno alle 85 unità e abbiamo investito sulla loro formazione. Si tratta soprattutt­o di profili tecnici, geometri e periti agrari, affiancati da laureati in agraria o biologia».

Unico neo del pacchetto? Moretti non ha dubbi: la complessit­à. «Con le nostre risorse - ammette - avremmo fatto fatica ad accedere alle misure e abbiamo dovuto rivolgerci a una società di consulenza. Se parteciper­emo ancora? Dobbiamo ancora studiare bene le novità della Legge di Bilancio 2020, ma non lo escludiamo».

Moretti: abbiamo iniziato prima degli incentivi per migliorare la qualità del prodotto, ora si va avanti

 ??  ?? Gestione digitale. La plancia di controllo remoto dello stabilimen­to Fantoni di Osoppo. Tutte le operazioni sulla linea vengono gestite a distanza
Gestione digitale. La plancia di controllo remoto dello stabilimen­to Fantoni di Osoppo. Tutte le operazioni sulla linea vengono gestite a distanza

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy