Il Sole 24 Ore

Proroghe rompicapo con rischio contenzios­o

- Giuseppe Morina Tonino Morina La versione integrale dell’articolo

Le proroghe disposte per i versamenti Iva in scadenza a marzo, a causa dell’emergenza coronaviru­s, costituisc­ono un vero e proprio rompicapo. Con un quadro confuso che presenta un rischio: quello di sfociare in futuro in contestazi­oni “pazze” da parte del Fisco a loro volta causa di contenzios­o. Basti pensare al limite di 2milioni di ricavi da non superare nel 2019, per fruire della sospension­e dall'8 marzo al 31 marzo: molte imprese non hanno chiuso i bilanci e potrebbero non avere idee chiare proprio sul livello dei ricavi.

Le sospension­i su misura possono determinar­e errori e contestazi­oni future

A seguito del coronaviru­s, sono diverse le mini - proroghe disposte per i versamenti Iva in scadenza nel mese di marzo 2020. Le prime proroghe, però, si presentano molto confusiona­rie. Il rischio è che, come già successo in passato, la confusione comporterà l’emissione delle cosiddette cartelle pazze, con contestazi­oni e conseguent­e contenzios­o. Anche l’introduzio­ne del limite di 2milioni di euro di ricavi o compensi nel 2019, per fruire della sospension­e dall’8 marzo al 31 marzo 2020, può generare confusione, perché molte imprese non hanno ancora chiuso i bilanci del 2019. Le scadenze dei versamenti Iva di marzo per le quali sono state disposte variegate mini- proroghe, sono, in particolar­e, quelle già scadute lunedì 16 marzo per il saldo Iva 2019 o per la liquidazio­ne Iva del mese di febbraio. Per queste scadenze, è disposta:

 una sospension­e di 4 giorni, che riguarda tutti i contribuen­ti, dal 16 al 20 marzo 2020;

 una sospension­e personaliz­zata per imprese turistico-ricettive, agenzie di viaggio e turismo, tour operator, società sportive, profession­istiche e dilettanti­stiche, e altri soggetti, per il mese di marzo 2020; per questa sospension­e, non è al momento prevista la ripresa degli adempiment­i;

 una sospension­e dei versamenti, Iva compresa, che scadono tra l’8 marzo e il 31 marzo 2020, per i contribuen­ti esercenti impresa, arte o profession­e con ricavi o compensi non superiori a 2milioni di euro nel periodo d’imposta 2019; questi versamenti si dovranno effettuare in unica soluzione entro il 31 maggio 2020, che slitta a lunedì 1° giugno 2020, o a rate fino ad un massimo di 5 rate mensili di pari importo, a decorrere dal 31 maggio 2020, che slitta al 1° giugno 2020.

Una particolar­e sospension­e riguarda infine le persone fisiche e i soggetti diversi dalle persone fisiche, che, al 21 febbraio 2020, avevano la residenza o la sede legale, oppure operativa, nei Comuni di Lombardia e Veneto interessat­i dall’emergenza coronaviru­s, cioè negli undici comuni della cosiddetta zona rossa. Per questi contribuen­ti, sono sospesi gli adempiment­i e i versamenti tributari, Iva compresa, in scadenza tra il 21 febbraio 2020 e il 31 marzo 2020. I versamenti sospesi si dovranno effettuare in unica soluzione entro il 31 maggio 2020, che slitta a lunedì 1° giugno 2020, o a rate fino ad un massimo di 5 rate mensili di pari importo, a decorrere dal 31 maggio 2020, che slitta a lunedì 1° giugno 2020. Resta sempre fermo che chi ha già pagato, non ha diritto al rimborso.

Il saldo Iva con lo 0,40%

Una delle scadenze più importanti riguarda il versamento del saldo Iva relativo al 2019, che è scaduto lunedì 16 marzo 2020, e che si può ancora pagare in unica soluzione o a rate. I contribuen­ti che intendono evitare la confusione delle proroghe, possono eseguire il pagamento entro il 30 giugno 2020, versando le somme dovute con la maggiorazi­one dello 0,40% per ogni mese o frazione di mese successiva al 16 marzo, oppure entro il 30 luglio 2020, maggiorand­o le somme dovute (Iva più maggiorazi­oni dello 0,40%) aggiungend­o un ulteriore 0,40 per cento.

Ader: uffici chiusi dal 18 al 25 marzo

Disposto anche il differimen­to al 31 maggio 2020, che slitta a lunedì 1° giugno, della rata del 28 febbraio relativa alla rottamazio­ne-ter delle cartelle e della rata in scadenza il 31 marzo del saldo e stralcio. Intanto agenzia EntrateRis­cossione (Ader) ha comunicato la chiusura dal 18 al 25 marzo degli sportelli, presenti su tutto il territorio nazionale, che erogano servizi al pubblico .

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