Cea farà ripartire la diga di Kruth-Wildenstein
Sarà una piccola azienda dell’Appennino bolognese, Cea, a riportare all’operatività la grande diga francese di KruthWildenstein, struttura fondamentale per dare energia a tutto il ricco tessuto produttivo dell’Alto Reno, in Alsazia: a concorrere per la gara internazionale da 6,5 milioni di euro lanciata dal Dipartimento dell’Haut-Rhin c'erano pure i due colossi europei nel settore, gli austriaci di Strabag e gli svizzeri di Walo, realtà che hanno dimensioni da cinque e dieci volte quelle di Cea-Cooperativa edile Appennino. Partita 40 anni fa da un piccolo comune montano del Bolognese, Monghidoro, come ditta generica di costruzioni, Cea è oggi una impresa da 60 milioni di fatturato (ma punta ai 100 milioni in tre anni, con un 20% di commesse estere) e quasi 400 addetti con filiali in Romania, Libano e Libia, che ha reagito alla crisi edilizia specializzandosi nella nicchia delle manutenzioni e impermeabilizzazione degli invasi idrici in terra, complice il salvataggio nel 2014 del ramo dighe della Ingegner Sarti. Ed è grazie alle competenze dimostrate sul campo, in Spagna con Iberdrola, sulle Alpi austriache, a Beirut, e alla capacità di intervenire in tempi rapidissimi – i cantieri partiranno la prossima settimana e termineranno in agosto - ha battuto i big d'Oltralpe
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