La filiera avicola si attrezza per il Covid-19

La filiera avicola si attrezza per il Covid-19. «Registriamo positivamente che dopo la nostra denuncia sulle condizioni di lavoro nella filiera avicola, diverse imprese hanno messo in campo le prime concrete misure per adeguarsi al Protocollo contro il Covid-19. Auspichiamo che in tempi brevi tutte le imprese seguano quelle più virtuose e mettano le lavoratrici e i lavoratori in condizioni di totale sicurezza e prevenzione». A dirlo è il segretario generale della Fai Cisl, Onofrio Rota, che aggiunge: «Sappiamo che alcuni stabilimenti Aia, Amadori e Fileni hanno intrapreso alcuni cambiamenti importanti, e questa è una buona notizia. La stessa Unaitalia, che rappresenta il 90% della filiera avicunicola, ci ha comunicato di provvedere ad attivare ogni sforzo per garantire misure idonee e condivise per non trascurare in alcun modo la sicurezza di tutti i lavoratori». Altra nota positiva per i lavoratori, dice la Fai Cisl, è la scelta fatta dal consiglio di amministrazione del Gruppo Veronesi, che «ha deciso di stanziare 2 milioni di euro a sostegno delle famiglie dei dipendenti, che in questi giorni stanno affrontando tante criticità, e delle strutture sanitarie pubbliche impegnate a gestire l’emergenza sanitaria. È auspicabile che misure come queste siano da esempio e diventino concrete buone pratiche di welfare aziendale attivo e partecipato».

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