Mossa Fed-Trump, mercati in ripresa Dalle infrastrutture la Fase 2 dell’Italia
Milano recupera il 2,25%, ma lo spread vola fino a 280 nonostante gli acquisti Bce Il Governo prepara un nuovo decreto per il rilancio dei cantieri
Rimbalzano le Borse , tutte positive dopo una seduta ad altissima volatilità. Gli investitori guardano con fiducia alle mosse Usa contro la crisi innescata dal coronavirus (S&P stima un crollo dell’1-1,5% della crescita globale 2020): la Fed ha lanciato una linea di credito speciale per imprese e famiglie già utilizzata nella crisi del 2008; e la Casa Bianca proporrà al Congresso un maxipacchetto di aiuti da 850 miliardi di dollari. A Piazza Affari indice Ftse Mib a +2,24%, balzo di oltre 5 punti per Madrid dopo che il governo ha promesso un piano da 200 miliardi. Netto recupero a Wall Street.
Caso Italia sui mercati: lo spread è salitofino a 280 punti nonostante i grandi acquisti di BTp da parte della Bce. I titoli di Stato italiani sono stati colpiti da massicce vendite sulle stime degli analisti di un calo del Pil 2020 del 6-10%. Il governo è all’opera: mentre è atteso in Gazzetta oggi il decreto Cura Italia, si lavora ad una seconda manovra per il rilancio dell’economia, che punta soprattutto sulle infrastrutture.
L’emergenza.
«È una pandemia diffusa in oltre 130 Paesi. Dobbiamo risolvere questo problema al più presto e far ripartire la nostra economia» dice Donald Trump mentre annuncia un pacchetto di aiuti da 850 miliardi di dollari per sostenere aziende e lavoratori. Si aggiunge a una misura decisa dalla Fed che, dopo aver tagliato a zero i tassi monetari e avviato un Qe da 700 miliardi su titoli di Stato e obbligazioni garantite da mutui, ha annunciato l’apertura di un fondo di garanzia per i “commercial paper”, ossia i debiti commerciali a breve emessi dalle imprese e sottoscritti da banche, fondi o privati, per assicurare liquidità all’economia reale in un momento difficile. La banca centrale americana acquisterà in questo periodo tutti i debiti a breve delle aziende che pesano sul sistema bancario. Una misura simile fu attivata durante la crisi subprime e portò all’acquisto di 738 miliardi di “commercial paper”. Mnuchin stima che con i danni del coronavirus si arriverà a un sostegno di mille miliardi di dollari.
In totale il pacchetto anti-crisi americano vale 2.550 miliardi di dollari, pari all’11,9% del Pil Usa (21.700 miliardi nel 2019). Il veicolo creato per acquistare i “commercial paper”, l’Exchange Stabilization Fund, verrà gestito dalla Fed di New York. Fu creato durante la Grande Depressione nei momenti di emergenza. L’ultima volta fu usato nel 2011 per l’azione coordinata delle banche centrali del G7 dopo lo tsunami in Giappone. Il Tesoro ha stanziato 10 miliardi: l’Exchange Stabilization Fund a fine febbraio aveva asset per 93,7 miliardi.
Il pacchetto di aiuti da 850 miliardi proposto dalla Casa Bianca, che verrà subito sottoposto al Congresso, prevede finanziamenti per i settori più colpiti dalla crisi del coronavirus: le linee aeree alle quali andranno 50 miliardi, l’industria dell’ospitalità, la ristorazione, i bar, gli hotel, la crocieristica. L’amministrazione ha rinviato di 90 giorni la scadenza fiscale del 15 aprile per le imposte 2019 che riguarda circa 300 miliardi di tasse.
Trump ha deciso il taglio della payroll-tax sino a fine anno, ossia i contributi previdenziali e sanitari del Medicare che pesano sulle buste paga dei lavoratori dipendenti per circa il 15%, divisi tra aziende e lavoratori. Una misura che da sola costerà al bilancio federale 500 miliardi di dollari di introiti in meno. Il piano anti crisi prevede 250 miliardi di prestiti agevolati per le piccole e medie imprese, i tanti negozi e ristoranti costretti alla serrata. Il Tesoro poi ha ripreso e fatto sua una proposta bipartisan lanciata da Mitt Romney di inviare nelle prossime due settimane un assegno da mille dollari a ogni americano adulto. Al Senato, infine, è pendente un provvedimento che prevede il pagamento delle indennità di malattia ai lavoratori a ore, l’ampliamento dei contributi per la disoccupazione e un miliardo di aiuti straordinari per l’alimentazione di bambini e anziani svantaggiati.
Il presidente americano due settimane fa aveva chiesto al Congresso uno stanziamento solo di 2,5 mld