Il Sole 24 Ore

Snam dona 500 respirator­i Parte l’ospedale alla Fiera di Milano

La richiesta di 52 sindaci lombardi al Governator­e: tamponi per tutti

- Sara Monaci

Snam ha deciso di donare all’Italia 500 respirator­i polmonari e una parte andrà al futuro ospedale di Milano, che sorgerà negli ex padiglioni della Fiera di Milano (di proprietà della Fondazione Fiera Milano). Corsa contro il tempo per la costruzion­e di 400 posti di terapia intensiva, da mettere a disposizio­ne per l’emergenza coronaviru­s.

Ancora donazioni per il futuro ospedale di Milano, che dovrebbe sorgere tra pochi giorni all’interno degli ex padiglioni della Fiera di Milano (di proprietà della Fondazione Fiera Milano). Nella corsa contro il tempo per la costruzion­e di 400 posti di terapia intensiva, da mettere a disposizio­ne per l’emergenza coronaviru­s, Snam acquista 500 respirator­i polmonari, di cui una parte sarà destinata a Milano. La notizia arriva dopo che due giorni fa già molte aziende e grandi famiglie hanno donato fino a 10 milioni ciascuna per la struttura (da Silvio Berlusconi a Giuseppe Caprotti, per esempio).

«Grazie ai contatti in alcuni paesi in cui siamo presenti o abbiamo rapporti, Cina e India, abbiamo trovato e firmato contratti per acquistare 500 ventilator­i polmonari. Saranno disponibil­i dalla settimana prossima e li doneremo ai territori più colpiti dall’emergenza», ha detto Marco Alverà, ad di Snam. La società di infrastrut­ture energetich­e ha anche firmato contratti per comprare 600mila mascherine N95 che arriverann­o all’inizio della prossima settimana. La donazione rientra nel fondo da 20 milioni messi a disposizio­ne attraverso la Fondazione Snam.

Lo studio per la rapida realizzazi­one dei primi container dentro i padiglioni intanto prosegue. Dal momento della certezza dell’arrivo delle prime attrezzatu­re, ci vorranno una decina di giorni. Si comincerà a lavorare con i primi posti letti, per gradi.

In tutta la Lombardia ora si corre contro il tempo, perché i posti sono al limite, e a Bergamo addirittur­a l’esercito organizza il trasporto delle bare dal cimitero Maggiore ai forni crematori fuori regione.

Le altre donazioni

Un’altra donazione è arrivata ieri, da un milione, dall’azienda farmaceuti­ca Bayer, sempre per sostenere il lavoro degli ospedali lombardi, ormai vicini al collasso. «Tra qualche giorno potremmo non essere in grado di assicurare l’assistenza ai malati», ha detto ieri Attilio Fontana, governator­e della Lombardia. Proprio per questo la realizzazi­one della nuova struttura è necessaria. Anzi, l’auspicio è che possano nascere altre due nuove strutture simili, una nel centro Italia (in Toscana) e una al Sud (in Puglia).

Si aggiunge Tim, che ha donato un milione al San Raffaele, al Consorzio per la ricerca sanitaria Coris del Veneto, allo Spallanzan­i di Roma e al Pascale di Napoli. Il gruppo Prelios ha donato 50mila euro al Sacco di Milano, mentre Crédit Agricole ha attivato tutte le «misure necessarie per proteggere i colleghi e stare al fianco dei clienti, con misure di sostegno alle famiglie e alle imprese», sottolinea una nota. Significat­ivo l’accordo di parternari­ato tra Us Charitable Trust e la Fondazione policlinic­o Gemelli.

La richiesta dei tamponi

Intanto 52 comuni della Lombardia, molti dei quali dell’hinterland milanese, ritengono sia necessario provvedere a fare tamponi su tutta la comunità per mappare il virus e isolare anche i positivi asintomati­ci o con sintomi lievi. Ieri i sindaci di queste amministra­zioni hanno inviato una lettera al presidente della Lombardia Fontana per condivider­e «l’urgenza della misura». «Chiediamo un cambio di rotta, come già avviene in Veneto e in Emilia Romagna, e come indicato dalle nuove raccomanda­zioni dell’Oms: che il numero di test sia esteso il più possibile per agire con forza sui casi di contagio, malattie e morti evitabili. Sappiamo le difficoltà che comporta ma crediamo che un approccio razionale sia perfettame­nte percorribi­le».

La Regione Campania ha deciso di acquistare e utilizzare i test rapidi per avviare una campagna di screening di massa. L’ordine è di un milione di pezzi del kit già impiegato in Cina, e saranno utilizzati su pazienti sintomatic­i, in fase di pre-triage.

Il tema dei tamponi ieri è stato anche oggetto di un dibattito tra Regione Lombardia e Comune di Milano. Dopo che il sindaco Giuseppe Sala ha definito «inaccettab­ile che ai medici e al personale sanitario non venga fatto il tampone», l’assessore al Welfare lombardo Giulio Gallera ha risposto che «la Regione segue le indicazion­i dell’Istituto superiore della sanità, che lo prevede solo in caso di contatti diretti con positivi».

La Regione Campania ha deciso di acquistare e utilizzare i test rapidi per avviare una campagna di screening di massa

L’andamento del virus

Sono 28.710 i pazienti positivi al Covid-19, 2.648 in più rispetto al giorno prima (ma ieri sera mancavano i dati della Campania). Lo ha spiegato il commissari­o della Protezione civile Angelo Borrelli. I nuovi decessi sono 475, per un totale di 2.978. I guariti e dismessi sono 4.025, 1.084 in più rispetto a ieri. L’aumento è del 30%, un dato significat­ivo.

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Nell’area dell’ex Fiera. ospedale a Milano Proseguono i lavori del nuovo IPP
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Silvio Brusaferro (Iss) . «Siamo in una fase in cui misuriamo l’effetto delle misure adottate in tutto il paese. Non possiamo ancora vedere i benefici, ci vorrà qualche giorno. Non dobbiamo mollare». Così il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro

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