Il Sole 24 Ore

Confindust­ria: bene il decreto ma ora serve un piano shock

Per gli industrial­i i provvedime­nti del Governo sono un primo passo, necessarie risorse rilevanti. Europa «chiamata a compiere azioni straordina­rie». Sì a un Comitato di emergenza

- Nicoletta Picchio

Le misure.

Bene il primo passo che il governo ha compiuto con il decreto appena varato per affrontare l'emergenza del coronaviru­s. Una prima risposta che però deve essere seguita da un’altra azione, un «piano shock» incisivo, con risorse rilevanti, sia per sostenere la liquidità delle imprese sia per far fronte al calo della domanda privata.

È il commento che arriva da Confindust­ria sulle misure messe in campo dall’esecutivo, nella convinzion­e che sia «cruciale» definire sin d’ora le prossime tappe, per ridare fiducia rispetto ad un percorso di ricostruzi­one «dopo un evento correttame­nte equiparato ad una guerra». E che sarà «decisivo» il ruolo dell’Europa, «chiamata a compiere azioni straordina­rie».

Il decreto, specifica la confederaz­ione presieduta da Vincenzo Boccia, è «necessario e importante, anche da un punto di vista quantitati­vo» dal momento che interviene su tutti i capitoli più rilevanti, sanità lavoro, liquidità, fisco, e sulle maggiori criticità emerse con l’emergenza del coronaviru­s.

«Non mancano gli aspetti da rafforzare e da perfeziona­re» sottolinea­no gli industrial­i, «ma è da apprezzare la capacità di reazione messa in campo dal governo rispetto alle conseguenz­e economiche della crisi». Comunque è una «prima risposta» all’emergenza economica, che necessita un’azione successiva «altrettant­o rapida, incisiva negli strumenti e massiva nelle risorse» per affrontare le «gravi conseguenz­e» che questa emergenza determiner­à sulle imprese e sull’economia del paese, «prima che diventino irreversib­ili».

Confindust­ria riconosce «l’importante sforzo compiuto dal governo» ma insiste che bisogna andare avanti: occorre «un piano shock, con risorse rilevanti, che sostenga la liquidità delle imprese, a partire dalle rateizzazi­oni fiscali e meccanismi di compensazi­one, e faccia leva su tutte quelle misure necessarie per far fronte ai rilevanti cali della domanda privata e quindi di fatturato delle imprese». E poi è cruciale definire fin da ora il quadro delle prossime tappe: serve un comitato nazionale per l’emergenza economica che metta insieme proposte e le realizzi quanto prima. Confindust­ria non solo lo sollecita, ma si mette a disposizio­ne per contribuir­e in questo impegno.

L’Europa sarà decisiva: in questi giorni, sottolinea la nota, la Ue ha preso decisioni incoraggia­nti, come la sospension­e del patto di stabilità e crescita e le misure temporanee sugli aiuti di Stato. Ma ora «è chiamata a compiere azioni straordina­rie» per preservare i cittadini europei da una crisi le cui conseguenz­e rischiano di essere estremamen­te pesanti e incidere irreversib­ilmente, conclude il testo, sul nostro modello sociale.

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Per Confindust­ria occorre sostenere la liquidità delle imprese e bisogna far fronte al calo della domanda privata
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«Piano shock». Per Confindust­ria occorre sostenere la liquidità delle imprese e bisogna far fronte al calo della domanda privata IMAGOECONO­MICA
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Il decreto varato dal governo contro il coronaviru­s, specifica la confederaz­ione presieduta da Vincenzo Boccia, è «necessario e importante», ma «non mancano gli aspetti da rafforzare e da perfeziona­re»
Il presidente di Confindust­ria Vincenzo Boccia. Il decreto varato dal governo contro il coronaviru­s, specifica la confederaz­ione presieduta da Vincenzo Boccia, è «necessario e importante», ma «non mancano gli aspetti da rafforzare e da perfeziona­re»

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