Trump: metteremo 500 miliardi di dollari in tasca agli americani
Il Governo potrà ordinare alle aziende di produrre materiale medico e sanitario
Donald Trump, accanto al piano economico da mille miliardi, per metà in pagamenti diretti alle famiglie, sfodera una nuova arma contro la pandemia e invoca il Defense Production Act, una legge del 1950 che consente al Governo di ordinare alle imprese la produzione e consegna di beni necessari alla difesa della nazione: oggi respiratori ed equipaggiamento sanitario in primo luogo. L’atto permette il razionamento di risorse e materiali ritenuti scarsi.
La Casa Bianca, nella conferenza stampa sulla crisi del coronavirus, ha annunciato la mobilitazione di due navi ospedale della marina militare, la Usns Mercy al largo della California, e la Usns Comfort, con mille posti letto, partita per New York, dove i casi di contagio hanno superato quota duemila. L’Agenzia federale per la protezione civile (Fema) è in stato di massima mobilitazione. Il presidente ha inoltre ordinato la sospensione di pignoramenti e sfratti, fino al 30 aprile.
Il Tesoro ha a sua volta presentato nuove mosse a sostegno sia dell’economia che dei mercati. Ha chiesto al Congresso il potere di usare lo speciale Exchange Stabilization Fund per sostenere e garantire i colossali fondi comuni del mercato monetario, una misura già adottata durante nel 2008.
Il provvedimento è stato inserito nel grande piano anti-crisi presentato al Congresso e che stanzia oltre mille miliardi in aiuti destinati a famiglie, piccole aziende e settori in affanno.
La componente per le famiglie, nel clima d’emergenza, è in aumento: cinquecento miliardi saranno in assegni per sostenerne il reddito, in due tranche da 250 miliardi. I primi versamenti scatterebbero il 6 aprile, i secondi il 18 maggio. Saranno legati al reddito e alle dimensioni delle famiglie. Altri 300 miliardi saranno destinati alle piccole imprese, con meno di 500 lavoratori, perché rimangano in affari e continuino a pagare i dipendenti: potranno ricevere prestiti pari a sei settimane delle loro buste paga.
Tra i grandi settori soccorsi, le compagnie aeree riceverebbero 50 miliardi. Ad altri comparti in grave crisi saranno riservati 150 miliardi. Un parallelo progetto di soccorso sociale, già votato dalla Camera, prevede miliardi per compensare i giorni di malattia ai lavoratori, un’estensione dei sussidi di disoccupazione, test medici gratuiti e maggiore assistenza sanitaria e alimentare.
Il segretario al Tesoro, Steven Mnuchin, nel premere sul Congresso perché acceleri al massimo il varo dei piani, ha ammonito che altrimenti il tasso di disoccupazione potrebbe impennarsi fino al 20%. Proprio ieri sera le grandi case automobilistiche hanno annunciato la chiusura temporanea di tutti gli impianti. Usa e Canada hanno nel frattempo chiuso la loro frontiera a ogni viaggio non essenziale.