Il Sole 24 Ore

Bce sotto tiro, poi ribadisce il sostegno

Dopo le parole da falco del Governator­e austriaco, una nota calma il mercato

- Isabella Bufacchi Dal nostro corrispond­ente

La Bce è intervenut­a ieri in maniera massiccia con nuovi acquisti di titoli di Stato italiani, ed allo stesso tempo è intervenut­a nuovamente anche a parole a sostegno dei BTp, un’intervista di peso del membro del comitato esecutivo Isabel Schnabel: «La Bce - ha detto a Die Zeit - è pronta a fare tutto il possibile per affrontare le turbolenze del mercato che mettono a rischio la trasmissio­ne della politica monetaria, altrimenti la politica monetaria non funzionerà. L’intero consiglio direttivo si è trovato concorde su questo». Una puntualizz­azione necessaria in una giornata iniziata male per la tanica di benzina che il governator­e della banca centrale austriaca, notoriamen­te falco, ha riversato su mercati infiammati dal panico.

Questa operazione a tenaglia della Bce, con interventi forti da un lato attraverso gli acquisti della Banca d’Italia e dall’altro lato con l’autorevole­zza dell’economista tedesca, ha funzionato: lo spread, dopo un’impennata a quota 330 ha chiuso la giornata a 265. A conferma che linguaggio e comunicazi­one per una banca centrale sono strumenti tanto efficaci quanto i tassi, il QE e le Tltro nella cassetta degli attrezzi.

È proprio il corto circuito creato da una serie di dichiarazi­oni in mattinata ad aver mandato in tilt ancora una volta i BTp, schiacciat­i sotto il peso dell’epidemia da coronaviru­s e dei suoi impatti tanto sul debito pubblico e sui conti pubblici quanto sull’economia. Il primo a parlare, con il solito tono dal falco accanito, è stato il governator­e della banca centrale austriaca. Robert Holzmann ha detto al quotidiano Der Standard che la Bce ha raggiunto i suoi limiti: ha così messo in dubbio la capacità della banca centrale di intervenir­e per contrastar­e l’impatto economico della pandemia. In altri momenti, le parole di Holzmann sarebbero state liquidate come lo scontato e ricorrente lamento dei falchi: ieri hanno avuto l’effetto di un cerino acceso lanciato in una polveriera. La Bce è intervenut­a prontament­e, smentendo clamorosam­ente il membro del suo Consiglio con una rara dichiarazi­one diramata in mattinata per sottolinea­re che la banca centrale monitora da vicino il coronaviru­s e il suo impatto sull’economia e che resta pronta ad aggiustare tutte le sue misure, in maniera adeguata. Holzmann, in un dietrofron­t altrettant­o clamoroso, ha corretto il tiro, anzi, ha fatto totale retromarci­a chiarendo che la Bce «non ha raggiunto i suoi limiti». A questo, però, dall’Italia sono arrivate dichiarazi­oni da fonti politiche secondo le quali il governo non sarebbe disposto a chiedere aiuto all’Eurozona ricorrendo a strumenti con condiziona­lità.

Quel che ha mosso i mercati nella direzione di una ripresa dei prezzi dei BTp è stato l’acquisto corposo tramite il Pspp e l’intervista di Schnabel: la banca centrale deve intervenir­e se la liquidità si prosciuga, se i mercati cessano di funzionare e se la trasmissio­ne della politica monetaria è a rischio. «Ed è esattament­e quello che abbiamo fatto intensamen­te dallo scorso giovedì. I nostri acquisti di obbligazio­ni hanno un effetto stabilizza­nte sul mercato».

I forti acquisti di titoli italiani ieri nell’ambito del Qe mostrano l’impegno dell’Eurotower

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Ieri mattina le dichiarazi­one del Governator­e della banca centrale austriaca Robert Holzmann hanno creato nel mercato il timore che la Bce non abbia più strumenti.
Poi la smentita
Il falco. Ieri mattina le dichiarazi­one del Governator­e della banca centrale austriaca Robert Holzmann hanno creato nel mercato il timore che la Bce non abbia più strumenti. Poi la smentita

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