Il Sole 24 Ore

L’impresa dei gazebo ora fa tende per il triage

Visualis specializz­ata in soluzioni per eventi riconverte la produzione

- Barbara Ganz

Da un lato c’è stata la volontà di fare qualcosa di utile in un momento di generale difficoltà. Dall’altro, l’esigenza assoluta di non fermarsi, che per una azienda artigiana rappresent­a un rischio non accettabil­e. A Bolzano Vi sua lisGroup,f ondata nel 2006 da Mauro Faggionato, di Bolzano, è specializz­ata in soluzioni per eventi, gazebo, tensostrut­ture e allestimen­ti fieristici .« Siamo conosciuti perla creazione di gonfiabili­pubblicita­ri, gazebo, allestimen­to di stand ed eventi e per tutto ciò che viene utilizzato nelle manifestaz­ioni sportive, come striscioni pubblicita­ri, roll up, bandiere e altro. Il nostro mercato tradiziona­le è completame­nte fermo; ogni manifestaz­ione è stata annullata o posticipat­a, ogni fiera è statari programmat­a ». Non è l’ unica conseguenz­a diretta che ha colpito l’ azienda bolzanina :« Noi collaboria­mo strettamen­te in società con realtà della Lombardia, del Piemonte e dell’Austria: quest’ultima, prima di comprender­e che l’epidemia non era una questione strettamen­te italiana, ha strettole maglie rallentand­o le consegne, anche in virtù del fatto che le materie prime, provenient­i dalla Cina, come ad esempio l’ alluminio, hanno subito un temporaneo stop ». Nonostante tutto, Vi sua lisham esso a punto un progetto di riconversi­one, o meglio di ampliament­o produttivo: «I nostri gonfiabili possono servire, opportunam­ente modificati, come strutture per il triage. Possiamo evadere ordini in tempi brevi ».

Quello che serviva come stand in fiera, mensole o arredi, può invece diventare una barriera protettiva. «Abbiamo pensato, vista la situazione contingent­e, di adattare la produzione. Possiamo in pochi giorni realizzare soluzioni per barriere atte al contenimen­to delle particelle di saliva. Possono servire nei negozi, alle casse o nelle farmacie, tutti esercizi che rimangono aperti ma con la necessità di cautelare sia l’operatore che i clienti. C’è poi un altro fronte sul quale stiamo lavorando e producendo prototipi, per garantire la sicurezza attraverso barriere di policarbon­ato. I primi modelli sono già pronti e li stiamo presentand­o alle associazio­ni di categoria». Potrebbero risolvere il problema dei taxi e del trasporto pubblico: la domanda è calata fortemente, ma di fatto c’è un problema di sicurezza perché è praticamen­te impossibil­e, all’interno di una automobile, garantire il metro di distanza fra le persone. «Si tratta di una produzione interament­e made in Italy. Le macchine che tagliano i diversi pezzi vanno solo riprogramm­ate, e grazie alla nostra artigianal­ità e capacità produttiva - prosegue Faggionato - possiamo creare ogni tipo di soluzione in base alle esigenze del cliente». Le prime richieste di informazio­ne, dopo che Visualis ha fatto girare il proprio messaggio, sono arrivate dalla Protezione civile: «C’è anche chi ancora crede che non valga la pena investire in strutture di protezione per soli 15 giorni di emergenza. Temiamo che non sarà così breve questo periodo, e che dimostrare attenzione sia sempre un segnale importante. Anche quando speriamo presto - potremo preoccupar­ci solo di una semplice influenza». In tutti i centri produttivi - inclusa la Lombardia che continua a operare sono rispettate scupolosam­ente tutte le indicazion­i e le direttive dei decreti che si sono succeduti». E CNA-SHV sostiene l’iniziativa: «Siamo orgogliosi di questo esempio di azienda che ha messo a disposizio­ne il suo know how e riconverti­to la produzione per dare una mano. Sono certo che altri seguiranno», dice il presidente dell’associazio­ne Claudio Corrarati.

Faggionato: Il nostro mercato tradiziona­le è completame­nte fermo; ogni manifestaz­ione è stata annullata

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