L’impresa dei gazebo ora fa tende per il triage
Visualis specializzata in soluzioni per eventi riconverte la produzione
Da un lato c’è stata la volontà di fare qualcosa di utile in un momento di generale difficoltà. Dall’altro, l’esigenza assoluta di non fermarsi, che per una azienda artigiana rappresenta un rischio non accettabile. A Bolzano Vi sua lisGroup,f ondata nel 2006 da Mauro Faggionato, di Bolzano, è specializzata in soluzioni per eventi, gazebo, tensostrutture e allestimenti fieristici .« Siamo conosciuti perla creazione di gonfiabilipubblicitari, gazebo, allestimento di stand ed eventi e per tutto ciò che viene utilizzato nelle manifestazioni sportive, come striscioni pubblicitari, roll up, bandiere e altro. Il nostro mercato tradizionale è completamente fermo; ogni manifestazione è stata annullata o posticipata, ogni fiera è statari programmata ». Non è l’ unica conseguenza diretta che ha colpito l’ azienda bolzanina :« Noi collaboriamo strettamente in società con realtà della Lombardia, del Piemonte e dell’Austria: quest’ultima, prima di comprendere che l’epidemia non era una questione strettamente italiana, ha strettole maglie rallentando le consegne, anche in virtù del fatto che le materie prime, provenienti dalla Cina, come ad esempio l’ alluminio, hanno subito un temporaneo stop ». Nonostante tutto, Vi sua lisham esso a punto un progetto di riconversione, o meglio di ampliamento produttivo: «I nostri gonfiabili possono servire, opportunamente modificati, come strutture per il triage. Possiamo evadere ordini in tempi brevi ».
Quello che serviva come stand in fiera, mensole o arredi, può invece diventare una barriera protettiva. «Abbiamo pensato, vista la situazione contingente, di adattare la produzione. Possiamo in pochi giorni realizzare soluzioni per barriere atte al contenimento delle particelle di saliva. Possono servire nei negozi, alle casse o nelle farmacie, tutti esercizi che rimangono aperti ma con la necessità di cautelare sia l’operatore che i clienti. C’è poi un altro fronte sul quale stiamo lavorando e producendo prototipi, per garantire la sicurezza attraverso barriere di policarbonato. I primi modelli sono già pronti e li stiamo presentando alle associazioni di categoria». Potrebbero risolvere il problema dei taxi e del trasporto pubblico: la domanda è calata fortemente, ma di fatto c’è un problema di sicurezza perché è praticamente impossibile, all’interno di una automobile, garantire il metro di distanza fra le persone. «Si tratta di una produzione interamente made in Italy. Le macchine che tagliano i diversi pezzi vanno solo riprogrammate, e grazie alla nostra artigianalità e capacità produttiva - prosegue Faggionato - possiamo creare ogni tipo di soluzione in base alle esigenze del cliente». Le prime richieste di informazione, dopo che Visualis ha fatto girare il proprio messaggio, sono arrivate dalla Protezione civile: «C’è anche chi ancora crede che non valga la pena investire in strutture di protezione per soli 15 giorni di emergenza. Temiamo che non sarà così breve questo periodo, e che dimostrare attenzione sia sempre un segnale importante. Anche quando speriamo presto - potremo preoccuparci solo di una semplice influenza». In tutti i centri produttivi - inclusa la Lombardia che continua a operare sono rispettate scupolosamente tutte le indicazioni e le direttive dei decreti che si sono succeduti». E CNA-SHV sostiene l’iniziativa: «Siamo orgogliosi di questo esempio di azienda che ha messo a disposizione il suo know how e riconvertito la produzione per dare una mano. Sono certo che altri seguiranno», dice il presidente dell’associazione Claudio Corrarati.
Faggionato: Il nostro mercato tradizionale è completamente fermo; ogni manifestazione è stata annullata