L’Europa apre corridoi verdi per i Tir
C’è l’accordo fra i 27 ministri dei trasporti per garantire flussi alimentari e sanitari
Tutti i ministri dei Trasporti europei (per l’Italia Paola De Micheli) sono impegnati per assicurare, anche con “corridoi verdi” la libera circolazione di merci, il flusso regolare dei beni essenziali a cominciare dai generi alimentari e medicinali, garantendo nel contempo la salute di tutti i lavoratori del settore trasporti e la loro libera circolazione all’interno delle frontiere europee. Questi i punti principali del Consiglio Ue Trasporti tenutosi ieri in videoconferenza tra le varie capitali europee sotto presidenza di turno croata. I ministri lavoreranno nelle prossime settimane in stretto raccordo con la Commissione Ue per ridurre al minimo i problemi creatisi nei trasporti merci a seguito della pandemia da Covid 19 che hannpo spinto molti Paesi a reintreodurre controlli alle frontiere. Con la comunicazione ufficiale di Spagna e Portogallo è salito infatti ieri a 12 il numero di Paesi dell'area Schengen che hanno già notificato a Bruxelles la reintroduzione dei controlli alle frontiere interne.
La presidenza croata, rappresentata dal ministro per i Trasporti e le Infrastruttuire Oleg Butkovic, ha tenuto a precisare che in questo modo è stato compiuto un primo passo per un approccio coordinato a livello europeo e per trovare soluzioni finanziarie a favore degli operatori del settore trasporti. “Dobbiamo offrire alle società di trasporto - ha osservato Butkovic - i margini finanziari di cui hanno bisogno per sopravvivere in questo periodo critico evitando che i problemi sdi scarichino da una società di trasporti all’altra” . La commissaria Ue ai Trasporti, Adina Valean, in piena sintonia con le linee guida fissate dalla presidente della Commissione, Ursula von der Leyen per le misure alle frontiere necessarie a tutelare la salute e garantire il flusso dei beni di prima necessità, ha individuato una serie di interventi concreti a cominciare a alcuni “corridoi verdi” per preservare la libera circolazione dei generi di prima necessità e sanitari. La commissaria ha anche proposto strumenti finanziari a sostegno del settore e ha chiesto esplicitamente agli Stati membri di limitare le attuali restrizioni alla libera circolazione delle merci e delle persone ai soli motivi sanitari.
In una nota il ministero delle Infrastrutture italiano elenca tra i risultati del coordinamento di ieri tra ministri europei “l'adozione di un'azione collettiva, coordinata e flessibile a livello comunitario per garantire la libera circolazione e la regolarità dei flussi di trasporto, il riconoscimento del principio della solidarietà e la necessità di un approccio coeso all'interno dell'Unione Europea”. Secondo il ministro Paola De Micheli “il mercato unico deve funzionare, è fondamentale che le merci circolino, in primis quelle essenziali, quali gli equipaggiamenti medici e le forniture agroalimentari. Non devono esservi discriminazioni per i camion e gli autisti che voglio ringraziare ancora per l'apporto fondamentale e il lavoro determinante per la tenuta economica e sociale del Paese”.
La Conftrasporto Confcommercio in una nota chiede che il Governo “si faccia garante della libera circolazione delle merci in tutto il territorio europeo e che trasmetta una notifica alla Commissione europea perla deroga temporanea sull' organizzazione del lavoro dei conducenti professionali, perché il settore dei trasporti e della logistica sta scongiurando che l'economia del nostro Paese si fermi definitivamente”. Anche la Confitarma, associazioni degli armatori italiani, chiede al ministro De Micheli “prime e urgenti misure di sostegno straordinario alcomparto dello shipping”, alle prese conl' im patto dell' emergenza Covid 19 che sta costringendole imprese armatoriali fino al fermo, parziale o totale delle flotte.
PAOLA DE MICHELI Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti