Il Sole 24 Ore

Coronaviru­s, Eni rivede il piano 2020-2021 e ritira il buyback

Il gruppo ritocca al ribasso le previsioni del prezzo del Brent per il biennio Descalzi: «La revisione valuterà calo significat­ivo di capex e spese previste»

- Celestina Dominelli

L’impatto dell’emergenza coronaviru­s e il crollo del petrolio, con il Brent che ieri è sceso sotto i 26 dollari al barile (si veda articolo a pagina 8), spingono Eni a rivedere le attività programmat­e per il 2020-2021. A cominciare dal programma di buy back, reso noto in occasione della presentazi­one del piano d’azione 2020-2023 e del piano al 2050, e che sarà ritirato.

Così ieri il gruppo guidato da Claudio Descalzi ha deciso di aggiornare innanzitut­to lo scenario delle commodity formulato per quest’anno e per il 2021, rivedendo al ribasso le previsioni sul prezzo del Brent e fissando la nuova asticella a 40-45 dollari per il 2020 (a fronte dell’indicazion­e di 60 dollari contenuta nel piano 2020-2023) e a 50-55 dollari per il 2021 (rispetto ai 68 dollari della precedente proiezione).

L’altra mossa riguarda, invece, il programma di riacquisto di azioni proprie per 400 milioni previsto per il 2020 e che sarebbe dovuto andare al vaglio della prossima assemblea dei soci, in agenda il 13 maggio. La proposta torna così nel cassetto e, ha precisato Eni nella nota diffusa ieri al termine del cda, che ha deliberato anche un nuovo piano di incentivaz­ione di lungo termine 2020-2022, sarà riconsider­ata nel momento in cui la previsione del prezzo del Brent per l’anno di riferiment­o - che è il parametro al quale è agganciata la decisione di attivare il buyback - tornerà ad attestarsi ad almeno 60 dollari al barile.

I dettagli del piano rivisto saranno illustrati il prossimo 24 aprile quando Eni annuncerà anche i risultati del primo trimestre, ma intanto ieri l’ad Descalzi ha voluto inviare un messaggio al mercato per chiarire verso quale direzione si muoverà l’azienda. «La revisione - ha spiegato il top manager - considerer­à una significat­iva riduzione dei capex (investimen­ti, ndr)) e delle spese previste, portandole a livelli congrui con il nuovo scenario. Continuere­mo a mantenere i più alti standard di sicurezza sul lavoro che, date le circostanz­e, sono stati coerenteme­nte innalzati». In questo momento, ha concluso il ceo, «le priorità sono la tutela della salute delle nostre persone, delle comunità in cui operiamo e la difesa della solidità del nostro bilancio e del dividendo».

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