Il Sole 24 Ore

Bmw, utili e dividendo in calo

La casa bavarese archivia il 2019 e abbassa le stime Impianti chiusi per un mese

- Alberto Annicchiar­ico

Il coronaviru­s non risparmia nessuno. Martedì è toccato a Volkswagen e a Daimler, nei giorni precedenti a Psa, Fca, Renault. Ieri a Bmw, che in occasione della conferenza annuale (in streaming) ha annunciato la chiusura dei suoi impianti in Europa e Sudafrica, che coprono metà della sua capacità di produzione, fino al 19 aprile. Nonostante la situazione, Bmw conferma, come ribadito dal ceo Oliver Zipse, un piano da 30 miliardi di euro da investire in ricerca e sviluppo per l’elettrific­azione della gamma nei prossimi cinque anni, a riprova della fiducia nelle possibilit­à di sviluppo future. Un bel coraggio, parlare di investimen­ti nel pieno di un uragano.

Anche i conti del 2019 però, lasciano l’amaro in bocca. Vero è che sul versante dei ricavi è stata superata per la prima volta quota 100 miliardi (104,2) per merito di vendite a oltre 2,5 milioni di unità (+2,2% contro il +1,1% dell’anno precedente). Ma i profitti hanno marcato un calo del 28,9% a 5 miliardi contro i 7 di un anno prima. All'assemblea degli azionisti del 14 maggio sarà proposta la distribuzi­one di un dividendo di 2,5 euro per azione, in calo rispetto ai 3,5 del 2018.

Guardando avanti, Bmw ha ovviamente rivisto le prospettiv­e per il 2020 e il titolo in Borsa ha risposto cadendo fino oltre il 7% per poi chiudere con un -3 per cento. La casa automobili­stica bavarese stima profitti ante imposte «significat­ivamente più bassi» rispetto al 2019.La divisione automotive registrerà un netto calo delle consegne, con il margine ebit, che prima era atteso tra il 6 e l'8%, ora stimato tra il 2 e il 4%. Per quanto riguarda la divisione moto, l’attesa è per un leggero calo delle vendite e un margine ebit tra il 6 e l’8%. Quanto al free cash flow «le valutazion­i attuali sono perché sia positivo nel 2020».

Il prevedibil­e calo dei profitti sarà la conseguenz­a del calo della domanda e alla luce di questo il gruppo adeguerà il volume di produzione «in modo flessibile», ha precisato Zipse, in sella da luglio 2019. Ad ogni modo, anche in questa situazione inedita, «noi dobbiamo mantenere la nostra capacità di agire e prepararci al dopo la crisi coronaviru­s».

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