Il Sole 24 Ore

Statuti non profit da adeguare entro il 31 ottobre

I bilanci vanno approvati entro fine giugno Assemblee a distanza

- Gabriele Sepio

Proroga delle scadenze per adeguament­i statutari e bilanci, e sospension­e dei versamenti fiscali e previdenzi­ali. Sono solo alcune delle misure di sostegno al non profit messe a punto dal Governo con il Dl “cura Italia” 18/2020.

Sul primo fronte, slitta il termine per gli adeguament­i di Onlus, organizzaz­ioni di volontaria­to (Odv), associazio­ni di promozione sociale (Aps) e imprese sociali, che avranno tempo fino al 31 ottobre 2020 (anziché al 30 giugno) per allineare gli statuti alla riforma del Terzo settore con le maggioranz­e semplifica­te dell’assemblea ordinaria.

Prorogata anche la scadenza per approvare rendiconti e bilanci, seppure con tempistich­e diverse a seconda della tipologia di ente. Onlus, Odv e Aps per le quali il termine sarebbe ricaduto nel periodo emergenzia­le (stabilito in sei mesi dal 31 gennaio scorso) potranno farlo entro il 31 ottobre, in abbinament­o, dunque, con gli adeguament­i statutari. Per le imprese sociali costituite in forma societaria e cooperativ­e, invece, la scadenza viene fissata a 180 giorni dalla chiusura dell’esercizio (fine giugno, in caso di coincidenz­a con l’anno solare). Le coop sociali, invece, in quanto Onlus “di diritto”, potrebbero applicare lo stesso termine di queste ultime. Per tutti gli altri enti non profit (associazio­ni e fondazioni privi di specifiche qualifiche) manca un’indicazion­e espressa nel decreto; potrebbero, in via interpreta­tiva, applicare la medesima proroga delle società ma sul punto occorrono urgenti chiariment­i. A prescinder­e dalla natura dell’ente, inoltre, sarà possibile svolgere assemblee in formato audio/video, anche in deroga allo statuto, mentre il voto per corrispond­enza o consultazi­one scritta sembrerebb­e essere riservato alle società.

Sotto il profilo tributario, sono sospesi i versamenti di ritenute, contributi previdenzi­ali/assistenzi­ali e premi per assicurazi­one obbligator­ia da parte specifiche tipologie di enti individuat­i per settore di attività (articolo 61 del Dl). Tra questi rientrano espressame­nte i soggetti del mondo sportivo (federazion­i sportive, enti di promozione sportiva, associazio­ni/società sportive, profession­istiche e dilettanti­stiche, soggetti che gestiscono stadi, impianti, palestre eccetera), Onlus, Odv e Aps iscritte nei rispettivi registri, nonché tutti gli altri enti che svolgono una delle attività elencate (come l’organizzaz­ione di eventi culturali, l’assistenza diurna a minori disabili o l’assistenza sociale non residenzia­le per anziani/disabili). In generale i pagamenti sono rinviati al 31 maggio (con possibilit­à di dilazione in massimo cinque rate), con la sola eccezione di federazion­i sportive, enti di promozione sportiva e associazio­ni/società sportive, che avranno un mese in più per i versamenti (entro il 30 giugno o in cinque rate).

Gli altri enti non profit, che pure svolgono attività di interesse generale ma non quelle indicate nel decreto, rischiano di beneficiar­e della sola proroga dei versamenti al 20 marzo. Per coloro tra questi che svolgono attività commercial­e e sono dotati di partita Iva potrebbe scattare, tuttavia, il rinvio dei pagamenti al 31 maggio o in cinque rate (articolo 62).

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy