Il Sole 24 Ore

Vecchi congedi parentali trasformat­i in automatico

Già possibile presentare le domande anche per il voucher baby sitting

- Matteo Prioschi

I lavoratori disabili che fruiscono dei permessi previsti dall’articolo 33 della legge 104/1992 sono esclusi dall’aumento provvisori­o degli stessi stabilito dal decreto legge cura Italia. Questa l’indicazion­e contenuta nel messaggio 1281/2020 pubblicato ieri dall’Inps con le prime informazio­ni relative a permessi, congedi e bonus baby sitter.

Si tratta di informazio­ni provvisori­e, sottolinea lo stesso istituto di previdenza, in attesa della relativa circolare che sarà pubblicata nei prossimi giorni una volta ottenuto il via libera dal ministero del Lavoro.

Per quanto riguarda i permessi “104” Inps ha adottato una linea differente da quella che ancora ieri si leggeva sul sito dell’ufficio governativ­o per le politiche in favore delle persone con disabilità. L’articolo 24 del decreto legge 18/2020 predispone l’incremento di 12 giorni, fruibili in marzo e aprile, dei tre giorni mensili di permesso previsti dall’articolo 33, comma 3, della legge 104/1992. Il comma 3 si riferisce ai lavoratori che assistono figli o parenti gravemente disabili. Il comma 6 dice che i lavoratori disabili fruiscono dei permessi del comma 3.

L’ufficio governativ­o per la disabilità nelle Faq pubblicate afferma che «i giorni di permesso sono estesi ad un totale di 18 per i mesi di marzo e aprile 2020 anche per i lavoratori pubblici e privati a cui è riconosciu­ta disabilità grave».

Quanto alle modalità di fruizione, nel settore privato chi già è autorizzat­o può utilizzare i giorni aggiuntivi senza presentare una nuova domanda all’Inps; chi non è autorizzat­o deve fare domanda secondo la procedura normale (se lavoratore agricolo o dello spettacolo a tempo determinat­o solo se non c’è già richiesta per marzo e aprile). Nel settore pubblico la richiesta va fatta direttamen­te all’amministra­zione per cui si lavora.

Quanto al congedo di 15 giorni indennizza­to al 50% per i genitori, da utilizzare dal 5 marzo al 3 aprile, è prevista la conversion­e automatica in congedi “Covid19” se si sta già fruendo di quelli ordinari, mentre serve presentare una domanda in caso contrario (al solo datore di lavoro se per figli tra 12 e 16 anni e quindi non indennizza­ti).

Per alcune categorie di lavoratori iscritti alla gestione separata o alle gestioni degli autonomi Inps, la procedura di domanda sarà entro fine mese. La richiesta, scrive Inps, potrà essere retroattiv­a, per un congedo già iniziato. Tuttavia il decreto legge fissa un budget per il rimborso dei congedi e in caso di superament­o le domande vengono bloccate. Potrebbe quindi accadere che una persona fruisca del congedo ma poi resti senza rimborso.

Infine per richiedere il bonus baby sitter da 600 euro la procedura sarà implementa­ta entro la prima settimana di aprile ma si ricorda che per fruirne è necessario attivare il Libretto famiglia tramite cui gestire i pagamenti.

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