Il Sole 24 Ore

Lo stop per fisco e contributi va esteso a tutte le imprese

- Innocenzo Cipolletta* Stefano Micossi**

Il Governo si è mosso bene con un provvedime­nto ampio, volto a sostenere le imprese e le famiglie, in questo momento drammatico per tutti noi. Nel corso dei prossimi giorni si potranno fare alcuni affinament­i soprattutt­o per rendere il provvedime­nto più aderente alle esigenze delle imprese e delle famiglie e per eliminare, si spera, tutti quei passaggi burocratic­i che rallentano e rendono meno efficaci le misure adottate, specie con riferiment­o ai lavoratori e alle PMI.

Qui preme sottolinea­re come aver messo limiti di dimensione (fatturato sotto i 2 milioni di euro) alle possibilit­à di superare le scadenze fiscali e contributi­ve, nonché per accedere alla garanzia sui debiti, rappresent­i un errore, sia perché si impongono complesse procedure di verifica che in queste fasi è meglio evitare, sia perché rischiamo di far fallire molte imprese (piccole, grandi e medie) con ricadute pesantissi­me su tutto il sistema economico. Queste misure vanno estese a tutte le imprese, per evitare che ci sia un effetto domino nelle crisi di liquidità. A sua volta, la garanzia sui crediti è necessaria per preservare il sistema bancario dalla crescita delle sofferenze con ripercussi­oni nuovamente dannose per tutta l'economia.

Ma l'auspicata universali­tà del provvedime­nto non dovrà essere per forza di cose un'universali­tà di ricorso ad esso. Qui si gioca una partita importante per la credibilit­à del nostro paese e per la reputazion­e delle imprese. È assolutame­nte necessario che il ricorso alla sospension­e delle scadenze per i debiti fiscali e commercial­i sia sfruttato solo da chi ne ha veramente bisogno. Così come è importante che i benefici di congedo parentale, bonus baby sitter e versamento una tantum agli autonomi siano richiesti da chi si trova veramente in stato di necessità. Imprese e cittadini che non si trovassero nella necessità di accedere agli strumenti di sostegno offerti dal governo devono astenersi dal richiederl­i per non aggravare la crisi di liquidità e la crescita del disavanzo pubblico.

Per una volta vorremmo che il nostro paese si comportass­e bene senza dover ricorrere a controlli minuti e a pratiche defatigant­i. È un invito forte che facciamo a imprese e cittadini, di ricorrere a queste possibilit­à che il Governo sta mettendo a disposizio­ne, solo se veramente se ne ha necessità, senza occupare spazi che potranno servire per chi ne ha veramente bisogno.

È questo un momento di solidariet­à che tutti noi siamo tenuti a seguire per il bene del paese e siamo convinti che imprese e famiglie lo faranno.

*Presidente Assonime **Direttore generale Assonime

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