La Germania vara manovra aggiuntiva da 150 miliardi
Bce, con la maxi liquidità comprerà quest’anno oltre 200 miliardi di titoli tedeschi
Sarà paria «150 miliardi» ilNachtragshaush alt, il bilancio supplementare 2020 per finanziare, con extra spesa pubblica, le misure straordinarie in Germania per salvare l’economia dalla pandemia da coronavirus. Lo ha confermato ieri in un’intervista televisiva il ministro delle Finanze Olaf Scholz, anticipando la cifra che sarà messa sul tavolo della riunione del governo che si terrà domani. I 150 miliardi di maggior spesa pubblica sono nuovo debito pari al 4,3% del Pil: un ammontare monstre quando paragonato al bilancio 2020 del governo federale tedesco previsto prima dello scoppio dell’epidemia a debito zero, con una spesa pubblica per 362 miliardi. Ma sono “pochi” quando messi a confronto con il debito/Pil della Germania attorno al 60% e con gli oltre 200 miliardi di titoli di Stato tedeschi che la Bce acquisterà entro fine anno attraverso il nuovo programma d’emergenza per la pandemia PEPP, la dote straordinaria da aggiungersi al QE in corso, e il reinvestimento dei titoli che scadono entro fine anno. Il governo di grande coalizione, che nel fine settimana metterà a punto la manovra straordinaria anti-coronavirus in previsione di un forte calo (temporaneo) del Pil, si sta orientando verso l’uso di due fondi speciali, finanziati con nuovo debito e un pacchetto di garanzie pubbliche a cinque anni, forse da 400 miliardi, da aggiungersi a quelle già in vigore e attivate attraverso la KfW, la Cdp tedesca. Il governo dovrà tener conto, in questi nuovi calcoli, del calo delle entrate tributarie, per lo slittamento del pagamento delle tasse dei più colpiti dal Covid-19. E della maggiore spesa per la cassa integrazione Kurzarbeiter.
Il primo nuovo fondo anti-coronavirus, da 50 miliardi, mira a sostenere Pmi e lavoratori autonomi: tra le tante misure, aiuti in contanti da 15.000 euro una tantum per le micro imprese con massimo 10 dipendenti e 9.000 euro per quelle con meno di 5 dipendenti: una forma di helicopter money.
Un altro fondo, da 100 miliardi, servirebbe invece perle nazionalizzazioni« temporanee », trale qualiri sul te rebbeLufth ansa. Questo strumento sarà battezzato Wirtschaftsstabilisierungsfonds (WSF) per stabilizzare l’economia e non essere confuso con il vecchio Soffin, il fondo per la stabilizzazione finanziaria che durante la crisi subprime e bancaria del 20082012 servì ad entrare nel capitale delle banche tedesche in difficoltà.
Resta ancora da chiarire come il governo metterà la KfW nella condizione di erogare alle banche prestiti garantiti dallo Stato, e a detta del ministro dell’Economia Peter Altmaier «illimitati», che le banche poi riverseranno alle imprese. La stampa tedesca ha ipotizzato 100 miliardi di prestiti dallo Stato alla KfW, ma anche questi aumenterebbero il debito pubblico.
Quale che sia la cifra finale e complessiva delle misure anti-virus,l’agenzia del debito tedesca Bundesrepublik Deutschland Finanzagentur può dormire sonni tranquilli: quest’anno prevedeva di emettere 150 miliardi di titoli di Stato da 2 a 30 anni e di rimborsarne quasi altrettanti. Se entro fine anno la Germania emetterà 150 miliardi di debito pubblico extra, per finanziare il bilancio aggiuntivo, potrà contare sulla Bce: il nuovo PEPP da 750 miliardi(per l’ emergenza pandemica), la dote da 120 miliardi che si aggiunte ai 180 miliardi di acquisti già previsti nel QE2 entro fine anno e il reinvestimento dei titoli in scadenza porteranno la Bce, tramite la Bundesbank, ad acquistare entro fine anno sul mercato secondario ben più di 200 miliardi di titoli di Stato tedeschi, grazie alla chiave capitale del 26,4% calcolata sulle sole banche centrali dell’eurosistema.
A conferma di quanto sia sentito il dibattito in Germania, un gruppo di sette economisti tedeschi propone per la prima volta emissioni di eurobond da 1000 miliardi per l’emergenza da coronavirus.
La Germania dovrà abbandonare le regole che si era data sul tetto all’indebitamento pubblico