Regola antiscalate con decreto
Andrà nel Dl di inizio aprile Il segnale ai mercati: difesa di tutte le aziende strategiche
Una norma antiscalate nel prossimo decreto legge di inizio aprile. Con una golden power rafforzata. E un segnale netto ai mercati, soprattutto ai soggetti con un piano ostile contro la nostra economia: sarà esercitata, se necessario, tutta l'autorità di governo. Aziende e infrastrutture strategiche verranno difese a ogni costo.
Al Mef-ministero Economia e Finanze, il ministro Roberto Gualtieri e il viceministro Antonio Misiani sono al lavoro per definire il pacchetto normativo. L'eventualità di presentarlo come emendamento all'ultimo decreto legge del premier Giuseppe
Conte sembra remota, i tempi parlamentari di approvazione sono risicati. Ma l'urgenza di governo su questo fronte è alta. Anche il Pd lo incalza: «Mi auguro che l'esecutivo intervenga quanto prima. Rafforzando il golden power o mettendo in campo altri strumenti che facciano da deterrente rispetto a possibili aggressioni» sottolinea il deputato dem Alberto Losacco.
Al momento un golden power più forte sembra un obiettivo ormai assodato. Le modalità dell'irrobustimento sono però complesse, specie se occorre difendere soggetti economici sotto normativa europea. Si parla comunque di estensione dello strumento a banche e assicurazioni. Confronti e contatti sono continui: in prima linea come detto il Mef, al centro della definizione strategica dell'intervento; ma poi anche Consob, la presidenza del Consiglio guidata da Giuseppe Conte, il Dis, la Difesa e il Copasir, più il Mise. Proprio il Copasir nei giorni scorsi ha mandato segnali a ripetizione con il presidente Raffaele Volpi (Lega) e il vicepresidente Adolfo Urso (Fdi), il comitato mercoledì prossimo è convocato. Al di là del golden power, del resto, occorre un'indicazione esplicita: quasi una sorta di “norma manifesto” in grado di scoraggiare, oltre a scongiurare, manovre ostili di uno stato o di un grande soggetto estero. Alcuni segnali sono minacciosi: adesso più fondi internazionali stanno moltiplicando le speculazioni su titoli azionari italiani nei settori industriali e bancari. Il pericolo vero però sono i progetti occulti di acquisizioni. «La tenuta del sistema Italia passa anche dalla difesa dalle aggressione alle nostre imprese strategiche» ribadisce Losacco.