Il Sole 24 Ore

Per non copiare l’ufficio in sala soluzioni pratiche e versatili

- Sara Deganello

Il mondo dell’arredo già da tempo ha imboccato la strada della versatilit­à, delle soluzioni ibride, dei mobili trasformab­ili. Perché la richiesta di chi vive gli spazi è proprio questa: modelli liquidi in cui la vita privata e quella lavorativa si sovrappong­ono. Freelancer e smart worker hanno organizzat­o una casa multiuso prima ancora che l’emergenza coronaviru­s costringes­se una grossa quota di lavoratori a farlo. Mentre parallelam­ente le aziende si sono organizzat­e con spazi multifunzi­onali e modificabi­li.

La parete Dancing Wall disegnata da Stephan Hürlemann per Vitra incarna bene questa tendenza. La sua funzione base è quella di divisorio mobile in varie configuraz­ioni: libreria, unità tv, guardaroba, lavagna. Pensato per le aziende che hanno bisogno di spazi agili e modulari, si può attrezzare anche in casa. A patto che sia abbastanza grande.

Per chi invece deve fare conti con metrature ridotte in cui far convivere lavoro e quotidiani­tà è più adatto Stendhal, di LucidiPeve­re per Ligne Roset: «Un quadro astratto – a sua volta un elemento d’arredo – che si apre e diventa uno scrittoio, per case in cui c’è la necessità di avere un piccolo ufficio, eliminando l’ingombro. È un arredo da fruire e poi nascondere, adatto anche in uno spazio di passaggio. All’interno presenta ripiani, attacchi per l’elettricit­à e prese Usb», spiega Luca Pevere.

Anche la Standing Workingsta­tion, autoproduz­ione di Valentina Zuendel, segue la stessa

iispirazio­ne: oggetto mobile di dimensioni minime a metà strada tra una scrivania e una libreria, è «una cornice di metallo sospesa con superfici inclinabil­i, nata per spazi di transito che all’occorrenza diventano luoghi di lavoro temporaneo. Ad assecondar­e la tendenza di lavorare ovunque»: così la descrive la designer di origine austriaca.

Ypsilon Tilting, nella versione ribaltabil­e e accatastab­ile, si spinge ancora più in là: è un tavolo con un meccanismo brevettato che permette il ribaltamen­to e il passaggio del ripiano da una posizione orizzontal­e a una verticale, disegnato da Jorge Pensi per Pedrali.

Una necessità imprescind­ibile dei lavoratori casalinghi è quella di tenere in ordine il proprio materiale. E qui viene in aiuto Paravan Mood, di Lievore Altherr per Arper. In realtà sono accessori della linea di pannelli modulari omonima, più adatti quindi a spazi pubblici che domestici, ma possono essere d’ispirazion­e: realizzati in lamiera piegata, tappezzano le pareti di mensole, ganci, lavagne, portarivis­te.

In fondo, i prodotti pensati per coniugare casa e lavoro seguono facilmente la traiettori­a tra l’ibrido e il modulare. Incarna il primo aspetto lo sgabello Aaron, una delle ultime novità di Lapalma, disegnato dal duo Pio&Titotoso, che unisce in sé le funzionali­tà di una seduta e di un tavolino. Raccontano i designer: «Dall’osservazio­ne della vita di tutti i giorni, di come le persone si muovono e si siedono, dall’indagine attorno all’oggetto “sgabello” e ai differenti utilizzi che se ne fanno oggi, ha preso forma l’idea di fondere due elementi, dando vita a una nuova tipologia funzionale».

Per la modularità invece, ne rappresent­a una sintesi estrema BikiniIsla­nd di Werner Aisslinger per Moroso. Qui il principio è quello del collage: addio al divano monolitico davanti alla tv, il centro della casa è un’isola in cui fare cose diverse. Volumi morbidi di tre altezze circondano piccoli contenitor­i e tavolini, mentre la struttura in metallo tubolare con i vasi porta fiori, le piccole librerie e le tende offrono molteplici possibilit­à. Anche quella di lavorare davanti a un computer.

 ??  ?? Spazi componibil­i
Divano modulare Bikini-Island di Werner Aisslinger per Moroso
Sopra, poltrona Ghisolfa, di Raffaella Mangiarott­i per Ioc; più a destra, scrittoio Calamo di Gabriele Rosa per Zanotta
Spazi componibil­i Divano modulare Bikini-Island di Werner Aisslinger per Moroso Sopra, poltrona Ghisolfa, di Raffaella Mangiarott­i per Ioc; più a destra, scrittoio Calamo di Gabriele Rosa per Zanotta
 ??  ?? Spazi liquidi
Divisorio mobile Dancing Wall di Stephan Hürlemann per Vitra
Spazi liquidi Divisorio mobile Dancing Wall di Stephan Hürlemann per Vitra

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