Da valutare la convenienza della sospensione del mutuo
È consigliabile aderire alla sospensione del mutuo prevista dal decreto “cura Italia”, o si matureranno comunque più interessi sulle future rate?
Il Dl 18/2020 – cosiddetto “cura Italia” – ha esteso l’efficacia del Fondo di solidarietà, istituito con la legge 244/2007. Questo è rivolto alle famiglie e ai soggetti titolari di mutuo prima casa che, trovandosi in transitorie difficoltà economiche e non essendo in grado di rispettare le scadenze per la restituzione del mutuo, possono chiederne la sospensione per un periodo determinato. Il Dl 18/2020 prevede tale facoltà – per un periodo complessivo massimo di 18 mesi – a favore dei soggetti danneggiati dall’emergenza sanitaria in corso e in possesso dei requisiti elencati nel decreto.
In riferimento al quesito posto dal lettore, va tenuto in considerazione che, mentre l’intero importo a titolo di capitale resta “congelato” durante il periodo di sospensione, lo stesso non vale per la quota a titolo di interesse, che potrà essere integrata a carico del Fondo di solidarietà nella misura massima del 50%, mentre il residuo resta a carico del debitore. La convenienza o meno di tale operazione è valutabile soltanto avendo nota la posizione del singolo richiedente, anche se in linea generale è possibile ritenere che minore è la quota di rata a titolo di interesse, maggiore è la convenienza a chiedere la sospensione delle rate.