Supermarket, frena la corsa agli acquisti
La scorsa settimana gli acquisti online segnano un +142% sul 2019
La scorsa settimana il trend delle vendite della grande distribuzione ha visto l’exploit del canale e-commerce e un rallentamento nella corsa della spesa nei supermarket. Tra il 16 e il 22 marzo le vendite online dei beni di largo consumo hanno registrato il +142% rispetto la stessa settimana del 2019 e con balzo di 45 punti percentuali rispetto la precedente settimana. Si raffredda invece la corsa ai grandi acquisti che ha caratterizzato il primo mese dallo scoppio della pandemia cinese. Dopo il record storico delle vendite (+16,4%) registrato tra il 9 e il 15 marzo nella scorsa settimana si è registrato un rallentamento delle vendite a valore nella Gdo che vede un +5,4%. È il passaggio da un trend di crescita a due cifre come si è visto nelle prime tre settimane dell’emergenza Covid-19 a una cifra. Gli acquisti più sostenuti sono stati registrati nel Nord-Est dove è stato sfiorato il +9%, seguito dal +8,3% nel Sud, il 4,2% nel Nord-Est per finire con il +2,3% del Centro.
«La a seconda seconda settimana di di quarantena ufficiale fa registrare un rallentamento della crescita rispetto ai trend a doppia cifra delle ultime settimane – commenta Romolo de Camillis, Retailer service director di Nielsen Connect in Italia –. I dati confermano i primi segnali di ”rottura” rilevati in precedenza: da un lato causati dalle nuove procedure di ingresso nei negozi, che limitano l’afflusso per garantire le distanze di sicurezza, dall’altro la continua ascesa dei negozi di vicinato, che si trovano nei pressi delle abitazioni e permettono quindi di limitare il tragitto per la spesa. Sul rallentamento della crescita incidono anche le restrizioni governative che vietano la vendita di prodotti non essenziali, per esempio la cancelleria e l’elettronica di consumo».
Le giornate più gettonare per fare la spesa non sono più quelle del week end ma il venerdì che conquista il primo posto seguito dal giovedì. In questi due giorni feriali le vendite hanno visto un aumento di un quarto e mantengono un trend sostenuto anche nelle restanti giornate. In calo invece gli acquisti nei week end.
La spesa di “guerra” delle famiglie privilegia le farine (186%), uova, latte a lunga conservazione, burro, pasta, riso e pelati. Per molti il lievito di birra resta introvabile. Si fa scorta di guanti monouso (+263%), alcol denaturato (116%), saponi, salviettine umidificate e termometri.
Alla luce delle lunge giornate in casa ci si rifugia nei «comfort food». In crescita a due cifre le vendite di pizze surgelate, affettati, mozzarelle, patatine, gelati, wafer, creme alla nutella oltre a birra e vino. L’ansia innescata dalla pandemia fa impennare (+76%) le vendite di camomilla. In caduta libera invece le vendite dei prodotti per il trucco e profumeria (vicino al -70%) e la cura del viso.
Proprio i piccoli market di prossimità fanno registrare il maggiore aumento delle vendite (circa +41%). Seguono i supermercati (+18,5%) e i discount vicini al +7%. In netta flessione (-40%) le vendite dei negozi specializzati e quelli degli ipermercati (-12%) che quasi sempre si possono raggiungere solo in auto.