Spac,Sp ac, con il virus il capolinea è pi più ù vicino
Alcuni veicoli (Vei1, Equita pep spac1, Ideami) costretti a gettare la spugna Capital for progress punta su Copernico come target. Spactiv in mezzo al guado
Ultima chiamata per le Spac. La stagione italiana della special purpose acquisiti oncompany– si tratta del veicolo finanziario, contenente solo cassa e pensato per conv voglia reo gli are risorse finanziarie versver so o im imprese pr es er ricche icch ed diip potenziale, otenzi al e,aacccc ompagnan doleompag nando le all alla aqquotazi on euot aziones sembra emb ra e esser essere aarrivat arrivata allall’ ultimo’ ul timo capitolo. I pochi veicoli ancora attivi stanno progressivamente esaurendo la loro esperienza proprio in qquesteu es tessetti mane etti man ed diip panico ani coff in aninanzi ari oleg atoall’ emergenza Covid19, con risultati alterni, confermando un bilancio complessivo di difficoltà difficoltà. .
I In n q queste u e s t e u ultime l t i m e s settimane e t t i m a n e c c’è ’è chi ha gettato la spugna, ma anche cchihicerc ad idi rilanciare, rilanciare, nella nella con- convinzione che il mercato in difficoltà possa essere paradossalmente un acceleratore nella mission. L’unica certezza è che l’esperienza si sta e esaurendo, sauren do, nonostante i tentativi di rivitalizzarla con correttivi e nnuoveuovef formule. or mule.
La notizia più recente, pochi giorni fa, è legata alle difficoltà di Spactiv nel realizzare l’operazione rilevante (l’acquisizione di una partecipazione di minoranza per poi procedere alla quotazione) in Betty Blue, la holding che controlla il marchio di abbigliamento Elisabetta Franchi. Dopo l’approvazione, lo scorso 12 febbraio, dell’operazione, Spactiv è dovuta tornare parzialmente sui suoi passi. Il 43,7% dei soci ha formalizzato il recesso dalla società bocciando di fatto l’operazione: si tratta di un numero superiore al tetto massimo del 30% fissato per statuto per non impedire l’approvazione. Spactiv ora offrirà in opzione le azioni recedute, con l’obiettivo di raccogliere nei prossimi 180 giorni il 13,7% necessario a proseguire con l’operazione.
Qualche settimana fa, però, a suonare per prima il campanello d’allarme era stata Vei1, la spa partecipata da Palladio, che ha dovuto gettare la spugna dopo due anni di ricerca infruttuosa di un target, annunciando lo scioglimento della società (nel frattempo delistata dall’Aim) e la liquidazione dei soci. Un percorso identico a quello di Equita pep spac 2 (promossa da Equita e Private equity partners): dopo essere arrivata alla scadenza (lo scorso 10 maggio) in «assenza di condizioni concrete di realizzabilità» di una opzione rilevante entro il termine ultimo del 10 novembre scorso, ha deciso di anticipare il rimborso, piuttosto che aspettare la procedura di scioglimento e liquidazione, ritirando le azioni sul mercato a un prezzo prefissato. È in liquidazione, dopo il fallimento della business combination con Agrati (rifiutata dagli azionisti alla fine del 2018), anche Ideami, la spac. promossa da Banca Imi e Dea capital. Anche questa società ha dovuto prendere atto dell’ impossibilità di riuscire a finalizzare una nuova operazione rilevante prima della scadenza statutaria (fissata per lo scorso 11 dicembre), per ragioni, spiegano gli amministratori «in gran parte riconducibili alle condizioni non favorevoli del mercato». È riuscita invece a superare lo scoglio della business combination fallita la spac Capital for progress 2. Dopo il no degli azionisti al target Abk, la società ha liquidato i soci contrari ed è rinata dalle ceneri con un nuovo veicolo, Capital for progress single investment, che ha individuato come target Copernico, e punta a integrarlo entro la fine dell’anno prossimo. Copernico, confermano fonti coinvolte nell’operazione, è in una fase di espansione con conseguente necessità di investimenti e questa situazione non può che giovare a favore del percorso programmato. Allo stesso modo, è innegabile che la situazione di mercato attuale può avere un impatto, difficile però da quantificare al momento. Prosegue verso il perfezionamento dell’operazione rilevante con Biogenera anche Life care capital, spac che prima della bomba Coronavirus aveva programmato le assemblee tra aprile e maggio e la fusione definitiva a luglio; la volontà di completare il percorso entro l’estate, secondo quanto si apprende, resta confermata, pur considerando un prevedibile rallentamento dell’attività con gli investitori.
Resta invece ancora in mezzo al guado Gabelli value for Italy (la scadenza è fissata per il 20 aprile salvo proroga di sei mesi: la società dichiara che a oggi le attività con i target sono in corso e che il mercato sarà informato di eventuali novità a tempo debito); l’assemblea dei soci, fissata per il 31 marzo, è stata rimandata. A sua volta è in scadenza il 30 dicembre The spac; anche in questo caso l’assemblea può stabilire una proroga. Il veicolo è alla ricerca di un target con ricavi tra i 70 e i 250 milioni,c on management qualificato e attitudine al’ internazionalizzazione. In un contesto come quello attuale, la società starebbe, secondo quanto si apprende, valutando ogni scenario possibile, ritenendo comunque che a maggior ragione la raccolta del veicolo, pari a 60 milioni, possa essere di grande valore per le Pmi italiane con programmi interessanti.