Il Sole 24 Ore

Spac,Sp ac, con il virus il capolinea è pi più ù vicino

Alcuni veicoli (Vei1, Equita pep spac1, Ideami) costretti a gettare la spugna Capital for progress punta su Copernico come target. Spactiv in mezzo al guado

- Matteo Matteo Meneghello Menegh ello

Ultima chiamata per le Spac. La stagione italiana della special purpose acquisiti oncompany– si tratta del veicolo finanziari­o, contenente solo cassa e pensato per conv voglia reo gli are risorse finanziari­e versver so o im imprese pr es er ricche icch ed diip potenziale, otenzi al e,aacccc ompagnan doleompag nando le all alla aqquotazi on euot aziones sembra emb ra e esser essere aarrivat arrivata allall’ ultimo’ ul timo capitolo. I pochi veicoli ancora attivi stanno progressiv­amente esaurendo la loro esperienza proprio in qquesteu es tessetti mane etti man ed diip panico ani coff in aninanzi ari oleg atoall’ emergenza Covid19, con risultati alterni, confermand­o un bilancio complessiv­o di difficoltà difficoltà. .

I In n q queste u e s t e u ultime l t i m e s settimane e t t i m a n e c c’è ’è chi ha gettato la spugna, ma anche cchihicerc ad idi rilanciare, rilanciare, nella nella con- convinzion­e che il mercato in difficoltà possa essere paradossal­mente un accelerato­re nella mission. L’unica certezza è che l’esperienza si sta e esaurendo, sauren do, nonostante i tentativi di rivitalizz­arla con correttivi e nnuoveuove­f formule. or mule.

La notizia più recente, pochi giorni fa, è legata alle difficoltà di Spactiv nel realizzare l’operazione rilevante (l’acquisizio­ne di una partecipaz­ione di minoranza per poi procedere alla quotazione) in Betty Blue, la holding che controlla il marchio di abbigliame­nto Elisabetta Franchi. Dopo l’approvazio­ne, lo scorso 12 febbraio, dell’operazione, Spactiv è dovuta tornare parzialmen­te sui suoi passi. Il 43,7% dei soci ha formalizza­to il recesso dalla società bocciando di fatto l’operazione: si tratta di un numero superiore al tetto massimo del 30% fissato per statuto per non impedire l’approvazio­ne. Spactiv ora offrirà in opzione le azioni recedute, con l’obiettivo di raccoglier­e nei prossimi 180 giorni il 13,7% necessario a proseguire con l’operazione.

Qualche settimana fa, però, a suonare per prima il campanello d’allarme era stata Vei1, la spa partecipat­a da Palladio, che ha dovuto gettare la spugna dopo due anni di ricerca infruttuos­a di un target, annunciand­o lo scioglimen­to della società (nel frattempo delistata dall’Aim) e la liquidazio­ne dei soci. Un percorso identico a quello di Equita pep spac 2 (promossa da Equita e Private equity partners): dopo essere arrivata alla scadenza (lo scorso 10 maggio) in «assenza di condizioni concrete di realizzabi­lità» di una opzione rilevante entro il termine ultimo del 10 novembre scorso, ha deciso di anticipare il rimborso, piuttosto che aspettare la procedura di scioglimen­to e liquidazio­ne, ritirando le azioni sul mercato a un prezzo prefissato. È in liquidazio­ne, dopo il fallimento della business combinatio­n con Agrati (rifiutata dagli azionisti alla fine del 2018), anche Ideami, la spac. promossa da Banca Imi e Dea capital. Anche questa società ha dovuto prendere atto dell’ impossibil­ità di riuscire a finalizzar­e una nuova operazione rilevante prima della scadenza statutaria (fissata per lo scorso 11 dicembre), per ragioni, spiegano gli amministra­tori «in gran parte riconducib­ili alle condizioni non favorevoli del mercato». È riuscita invece a superare lo scoglio della business combinatio­n fallita la spac Capital for progress 2. Dopo il no degli azionisti al target Abk, la società ha liquidato i soci contrari ed è rinata dalle ceneri con un nuovo veicolo, Capital for progress single investment, che ha individuat­o come target Copernico, e punta a integrarlo entro la fine dell’anno prossimo. Copernico, confermano fonti coinvolte nell’operazione, è in una fase di espansione con conseguent­e necessità di investimen­ti e questa situazione non può che giovare a favore del percorso programmat­o. Allo stesso modo, è innegabile che la situazione di mercato attuale può avere un impatto, difficile però da quantifica­re al momento. Prosegue verso il perfeziona­mento dell’operazione rilevante con Biogenera anche Life care capital, spac che prima della bomba Coronaviru­s aveva programmat­o le assemblee tra aprile e maggio e la fusione definitiva a luglio; la volontà di completare il percorso entro l’estate, secondo quanto si apprende, resta confermata, pur consideran­do un prevedibil­e rallentame­nto dell’attività con gli investitor­i.

Resta invece ancora in mezzo al guado Gabelli value for Italy (la scadenza è fissata per il 20 aprile salvo proroga di sei mesi: la società dichiara che a oggi le attività con i target sono in corso e che il mercato sarà informato di eventuali novità a tempo debito); l’assemblea dei soci, fissata per il 31 marzo, è stata rimandata. A sua volta è in scadenza il 30 dicembre The spac; anche in questo caso l’assemblea può stabilire una proroga. Il veicolo è alla ricerca di un target con ricavi tra i 70 e i 250 milioni,c on management qualificat­o e attitudine al’ internazio­nalizzazio­ne. In un contesto come quello attuale, la società starebbe, secondo quanto si apprende, valutando ogni scenario possibile, ritenendo comunque che a maggior ragione la raccolta del veicolo, pari a 60 milioni, possa essere di grande valore per le Pmi italiane con programmi interessan­ti.

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Spac Sp ac all’ultima chiamata
ANSA
Piazza Affari. Affari. Spac Sp ac all’ultima chiamata ANSA

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