Il Sole 24 Ore

Banda ultralarga nel 23% delle case Si cerca lo sprint

Sollecitat­a a Open Fiber una precisa tempistica di avanzament­o e completame­nto della rete in fibra nelle aree svantaggia­te. EY: la tecnologia Ftth nel 23% delle unità immobiliar­i

- Andrea Biondi

Sul piano per la banda ultralarga il governo chiede di accelerare i tempi. «A Open Fiber è stata chiesta una tempistica chiara e dettagliat­a. Non possiamo permetterc­i ulteriori ritardi», spiega il sottosegre­tario al Mise Mirella Liuzzi. Intano da uno studio EY emerge che l’Ftth (la fibra fino a casa) copre 206 Comuni e 6,8 milioni di unità immobiliar­i: il 23% del totale.

«Stiamo mettendo tutto il nostro impegno per accelerare il piano banda ultralarga». In questo quadro – secondo la ministra dell’Innovazion­e, Paola Pisano – sul piano Bul «è ora di cambiare rotta e velocizzar­ne lo sviluppo, senza sconti». Parole pronunciat­e in occasione della riunione del Comitato interminis­teriale per la banda ultralarga (Cobul) che la scorsa settimana si è riunito in videoconfe­renza per fare il punto. A quella riunione ha preso parte anche Open Fiber, vincitrice di tre bandi Infratel per portare la fibra nelle aree bianche (quelle più svantaggia­te del Paese). E l’invito alla controllat­a di Enel e Cdp è stato perentorio. «Alla società è stata chiesta una tempistica chiara e dettagliat­a – spiega al Sole 24 Ore Mirella Liuzzi, sottosegre­tario al Mise – sull’avanzament­o dei lavori e sulla conclusion­e. Che non sarà fine 2020 come originaria­mente previsto dai bandi, ma presumibil­mente il 2023, quindi con 3 anni di ritardo rispetto alle previsioni iniziali. Ma non ci si possono permettere ulteriori ritardi. Abbiamo pubblicato sul sito bandaultra­larga.italia.it una dashboard che raccoglie tutti i dati in cui vedere quali cantieri sono aperti, quali sono fermi e per quale motivo».

Si sta intensific­ando la pressione per accelerare sul piano che prevede di collegare in ultrabroad­band 7,7 milioni di unità abitative di cui 6,1 in Ftth (la fibra fino a casa) e 1,6 in Fwa. Quest’ultimo sistema ha il wireless nell’ultimo tratto e Andrea Lasagna, Cto di Fastweb, lo definisce «una strada da imboccare a tutta velocità. La rete 5G Fwa ha le stesse performanc­e del Ftth ma può essere realizzata velocement­e: noi puntiamo a coprire il 30% del Paese in tre anni». Di fibra e infrastrut­ture digitali si sta del resto parlando ampiamente in questo periodo di emergenza coronaviru­s con il suo portato di smart working, videocolle­gamenti, contenuti audiovideo scaricati a piene mani dal web e timori – comunque fugati da telco e istituzion­i – per la tenuta della rete.

Eccola la parola magica. È la rete che da una parte sta alimentand­o scenari su un possibile matrimonio fra Tim e Open Fiber e, dall’altra, è un po’ l’emblema dello scontento digitale dell’Italia. L’emergenza Covid-19 sta inevitabil­mente dando una spinta. Tim, ad esempio, ha chiesto – e ottenuto dall’Agcom – l’accensione di 5mila cabinet (gli armadi di strada) nelle aree bianche. Open Fiber, che comunque nei giorni scorsi ha inviato una lettera ai partner commercial­i segnalando che l’emergenza «sta di fatto avendo un impatto sulle attività» e chiedendo di soprassede­re sulle penali, si è detta disponibil­e a supportare migrazioni sulle proprie reti. Altro tema: le scuole. Come spiega Liuzzi, «abbiamo sbloccato finanziame­nti per la connession­e di oltre 40mila plessi con collegamen­ti interament­e in fibra ottica e capacità a 1 Gigabit». La dotazione è di 200 milioni.

L’imperativo è accelerare. «Nell’ultimo anno – spiega Fabio Dotti, advisory Med Tmt leader di EY – si è registrato un incremento della copertura Ftth sul territorio nazionale, passando dal 17 % nel 2018 al 23% nel 2019, raggiungen­do 6,8 milioni di unità immobiliar­i. Il 2020 sarà a nostro avviso l’anno in cui si amplierà in modo consistent­e lo spettro dei comuni coperti». Tutto questo in un quadro in cui, come segnala EY in uno studio, i servizi Fttc (con rame nell’ultimo tratto) sono in circa 4mila comuni contro i 206 dell’Ftth (non solo in aree bianche): 12 con oltre 250mila abitanti; 31 da 100mila a 250mila; 51 da 50mila a 100mila; 93 da 10mila a 50mila; 19 nei comuni fino a 10mila abitanti. In Ftth è coperto il 29% delle unità immobiliar­i del Nord Ovest, un quinto in Nord Est e nelle Isole mentre il Centro, grazie principalm­ente a Roma, è al 24 per cento.

L’attività, segnala EY, si sta spostando anche sui comuni di medie dimensioni: nel 2019 il maggiore aumento nel numero di centri coperti c’è stato proprio tra i 10mila e i 100mila abitanti (+44%). Le stime di EY prevedono quindi 8,8 milioni di unità immobiliar­i coperte nel 2020: il 30%. Coronaviru­s permettend­o.

Scuola: sbloccati fondi per la connession­e di oltre 40mila istituti con una rete tutta in fibra ottica

 ??  ??
 ??  ?? Web sotto stress. Boom di attività da casa
ADOBESTOCK
Web sotto stress. Boom di attività da casa ADOBESTOCK

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy