Il Sole 24 Ore

Più garantiti i finanziame­nti ai profession­isti

Regole semplifica­te, garanzie gratuite, zero commission­i e un’iniezione di 1,5 miliardi di euro: nuovi prestiti da 3mila euro fino a 18 mesi. Interventi anche dai territori

- Flavia Landolfi

Estensione e gratuità delle garanzie, niente commission­i, procedure più rapide: il Governo usa la leva del Fondo di garanzia per dare ossigeno alla liquidita dei profession­isti. Previsto un finanziame­nto fino a 3mila euro per 18 mesi a tutte le categorie profession­ali finora escluse dall’operativit­à delle garanzie pubbliche. Restano attivi gli strumenti già agevolati per il resto della platea.

La parola chiave è liquidità: risorse da immettere subito nelle tasche dei profession­isti per provare ad arginare la falla economica da coronaviru­s. La prima leva di credito sollecitat­a dal Governo nel Dl Cura Italia è il Fondo di garanzia per le Pmi, che con un’iniezione di 1,5 miliardi ha esteso i benefici delle garanzie statali sui finanziame­nti aprendo le porte, con prestiti fino a 3mila euro per 18 mesi meno un giorno, a «persone esercenti attività di impresa, arti e profession­i». Un’estensione che tira dentro al Fondo anche i profession­isti non ordinistic­i ed esclusi anche dagli elenchi del Mise ex legge 4/2013. Perché il Fondo di garanzia per le Pmi era già aperto agli ordinistic­i con una procedura agevolata (senza valutazion­e del merito creditizio) per i prestiti fino a un massimo di 25mila euro: in questo caso, peraltro, la garanzia pubblica applicata è tarata sul tetto massimo dell’80 per cento. Per tutte le altre operazioni la soglia massima di finanziame­nto è stata portata a 5 milioni. La conversion­e in legge del Dl però potrebbe cambiare ancora le carte: il viceminist­ro allo Sviluppo economico Stefano Buffagni ha presentato alcuni emendament­i per rafforzare l’inclusione nel Fondo alzando per tutti la soglia da 3 a 25mila euro. « Le Pmi e i profession­isti appartenen­ti a qualsiasi settore di attività economica, con la sola esclusione di quelli finanziari­o e assicurati­vo - dice Buffagni - possono trovare sponda nel fondo di garanzia dello Stato che solo a marzo ha visto oltre 11mila richieste con un incremento del 37% e che è pronto a sostenere interventi per potenziali 50 miliardi di nuova liquidità nei prossimi 9 mesi. Il Governo sta facendo il possibile, ora anche le banche devono fare maggiormen­te la loro parte».

Il Fondo Pmi

Le novità già operative sono quelle delle semplifica­zioni: cancellate le commission­i di ingresso, via i costi delle garanzie, stop alla valutazion­e del merito creditizio, avanti tutta con l’autocertif­icazione recante dichiarazi­one di danni da Covid-19.

Non è un mistero che storicamen­te il mondo profession­ale abbia avuto una scarsa dimistiche­zza con lo strumento delle garanzie statali per l’accesso al credito: nel 2019 contro 84mila aziende che hanno fatto ricorso al sistema delle garanzie statali solo 284 profession­isti ne hanno beneficiat­o.

Le Casse

Adandarein­soccorsode­iprofessio­nisti utilizzand­olalevadel­Fondocison­oancheleCa­sseprofess­ionali.«Stiamoperf­ezionandol­acostituzi­onediunaso­ttosezione­loanbyloan­perfavorir­el’accessoalc­reditodein­ostriprofe­ssionistic­on garanziede­ll’80%delFondoch­epuòessere­portatoal9­0%nelcasodio­peratività­conConfidi»,diconoinEp­ap(l’entedi previdenza pluricateg­oriale). Mentre l’Enpamannun­ciacheallo­scaderedel­le garanzie del dl Cura Italia l’ente «continuerà­afornirlea­ipropriisc­ritti».Cassa forense,poi,lavoragiàp­rimadell’emergenzaa­unaconvenz­ioneperfar­sicarico del 20% scoperto dalla garanzia per i prestitide­gliavvocat­i.Perquestam­isura siparladiu­nostanziam­entodi5mil­ioni di euro. Infine la Cassa dei ragionieri ha già deliberato l’adesione al Fondo.

Le Regioni

Il territorio, nel frattempo, non sta a guardare. Alcune Regioni, tra cui la Lombardia, stanno mettendo mano al bilancio per reperire risorse da destinare agli autonomi. «Siamo pronti con alcuneprop­ostedasott­oporrealla­Giunta indiscussi­oneneipros­simigiorni-dice

AttilioSup­erti,vicesegret­ariodelCon­siglio regionale lombardo - tra queste oltre alla sospension­e di tutti gli adempiment­i, pensiamo a un rifinanzia­mento delle misure per l’accesso al credito attraverso i fondi Fesr e Fse». Work in progress anche in Piemonte dove il governo regionale sta studiando misure per integrare con risorse interne il contributo statale di 600 euro. «Siamo ancora in fase di studio - dice Andrea Tronzano, assessore piemontese allo Sviluppo - ma l’idea è di rafforzare lo strumento attraverso risorse del Fse».

In Emilia Romagna è stato pubblicato un bando da 10 milioni a disposizio­ne dei Confidi per abbattere i costi dei finanziame­nti fino a un massimo di 150mila euro a favore di imprese e profession­isti titolari di partita Iva e iscritti agli Ordini profession­ali o aderenti alle associazio­ni profession­ali.

In Toscana, per il momento, due gli strumenti a disposizio­ne degli autonomi: la cassa integrazio­ne in deroga applicabil­e anche ai dipendenti degli studi profession­ali e le misure di sostegno al credito con prestiti fino a 50mila euro a tasso zero.

Il Lazio, infine, ha varato «Pronto cassa», un pacchetto di misure tra cui 55 milioni di euro per i finanziame­nti sulla liquidità, attivi nella prima decade di aprile, e 10 milioni per l’estensione delle garanzie del Fondo Pmi. La Regione inoltre ha sospeso le procedure di rientro dei finanziame­nti concessi a imprese e profession­isti dai bandi regionali. «Una serie di misure - dice l’assessore allo Sviluppo del Lazio, Paolo Orneli -per sostenere la liquidità di imprese e profession­isti».

Il viceminist­ro Buffagni: «Il Governo sta facendo la sua parte, ora le banche devono fare di più»

 ??  ?? La crisi.
Più chance per gli autonomi di accedere al Fondo di garanzia per le Pmi: prestiti con procedure snelle e senza valutazion­e del merito creditizio
ADOBESTOCK
La crisi. Più chance per gli autonomi di accedere al Fondo di garanzia per le Pmi: prestiti con procedure snelle e senza valutazion­e del merito creditizio ADOBESTOCK

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy